Adesso taroccano anche lo Schieson Trevisan e lo vendono al doppio

Sabato 9 Dicembre 2017 di Elena Filini
Lo Schieson Trevisan de Bepo Gobo da Casier
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TREVISO - Schieson trevisan: occhio al tarocco. «Venduti in piazza e a prezzo maggiorato», avvertono gli stampatori. Il fake, insomma, non risparmia neanche il lunario più antico del Veneto. Che è anzi il calendario che vanta il maggior numero di imitazioni. Forse perché rappresenta un vero e proprio feticcio regionale dal 1717, ossia 300 anni tondi. Il pronòstego, uscito in questi giorni e già spedito nei quattro continenti, è in distribuzione nelle edicole a 3 euro. Ma in piazza se ne trovano copie fasulle a 5 euro. 

«I falsari ne fanno delle imitazioni che vendono quasi al doppio del prezzo base - confermano alla Sit - ma non è l'originale, i testi sono diversi». Un milione di lettori da Europa, America, Australia.
Tutti pazzi per il lunario in dialetto, che da tre secoli fustiga il potere e racconta così bene le nostre passioni primarie. Lo Schieson era il grande albero intorno a cui si mettevano i vecchi. E tiravano fuori tutti dissapori dei 365 giorni. Dalle magagne pubbliche alle disgrazie private. Un rito liberatorio che ha accompagnato i Veneti lungo tre secoli della propria storia. E che, a sorpresa, resta un prodotto editoriale che sembra non conoscere rughe. Quest'anno il prònostego non si dice affatto rattristato dall'anno che finisce. Un anno che ha conosciuto crisi, emergenze sanitarie, psicosi vaccini. Si parla anche di Brexit e della secessione della Catalogna, di referendum per l'autonomia del Veneto e del boom economico del prosecco e del tiramisù. Un riassunto, insomma, dell'anno che se n'è andato. In salsa glocal. Poi il sottopancia è destinato alle ricette, dalle verdure ai rimedi di stagione.


 
 
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