Resa dei conti in pizzeria: tre kosovari feriti a sprangate

Giovedì 13 Dicembre 2018 di Roberto Ortolan
Resa dei conti in pizzeria: tre kosovari feriti a sprangate
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QUINTO - Botte da orbi tra 4 kosovari in pizzeria a Quinto per vecchi rancori, forse legati a una testimonianza. Da una parte il titolare dell'attività Zeus (catena di pizze da asporto) e un suo dipendente, dall'altra due fratelli. Ad avere la peggio titolare e pizzaiolo che, hanno riferito ai carabinieri, sarebbero stati presi a sprangate dai due fratelli. Hanno riportato ematomi, escoriazioni e contusioni che li hanno fatti finire in ospedale, dove sono stati medicati, trattenuti in osservazione al pronto soccorso e giudicati guaribili in una ventina di giorni. Titolare e pizzaiolo non sono però rimasti a guardare e hanno cercato di ripararsi dalla gragnuola di colpi, reagendo e colpendo i fratelli con la pala usata per tirare fuori le pizze dal forno. Uno dei fratelli, colpito alla testa, ha dovuto raggiungere il pronto  soccorso del Ca' Foncello, dove è stato medicato per una ferita alla testa (4 punti di sutura) e poi dimesso con una prognosi di guarigione di una decina di giorni.
RANCORI E VENDETTEErano appena scoccate le 17.30. La pizzeria Zeus era ancora chiusa. Il titolare e il dipendente stavano preparando le pizze e gli ingredienti per l'imminente apertura. Improvvisamente nel locale, che si trova in via Ciardi, in pieno centro a Quinto, sono entrati i due fratelli. Il loro atteggiamento, da quanto ricostruito dai carabinieri, era bellicoso. I 4 kosovari, che si conoscevano perchè, in un recente passato, si era scontrati per questioni di rapporti interpersonali. Nella pizzeria non c'erano clienti. Sul bancone una cassetta di radicchio rosso di Treviso, che doveva essere lavato prima d'essere messo sulla pizza. I 4 hanno prima iniziato a guardarsi in cagnesco, poi sono volate parole irripetibili.
LA RISSAA questo punto versioni dei quattro divergono diametralmente. Secondo il titolare e il pizzaiolo, i due fratelli sarebbero passati alle vie di fatto e avrebbe impugnato delle spranghe, iniziando a colpire senza pietà. Le due vittime si sarebbero difese, usando la pala della pizza ma avrebbero avuto la peggio. Secondo i due fratelli a innescare la rissa sarebbero invece stati il proprietario e il pizzaiolo. Noi - avrebbero riferito ai militari dell'Arma - ci siamo solo difesi. Per questo i carabinieri, coordinati dal maggiore Stefano Mazzanti, hanno deciso di non formalizzare accuse, per prima ricostruire quanto accaduto sulla base delle denunce che arriveranno tra domani e martedì.
FAR WEST IN CENTRONon ci sono stati testimoni dell'aggressione. «Mi sono reso conto di quanto era accaduto quanto ho visto arrivare le ambulanze - ha detto un residente -. Titolare e pizzaiolo erano piuttosto malconcio. Sono brave persone e mi fossi accorto dell'aggressione li avrei aiutati». La pizzeria Zeus, dopo le cure ai feriti (sul pavimento i guati dei medici e alcuni panni sporchi di sangue), è rimasta aperta e per questo a piantonarla sono rimasti fino a tarda notte i carabinieri. Intanto monti avventori arrivavano per comprare la pizza, trovando la porta sprangata. «Aggrediti? Impossibile? Sono brave persone», il commento dei clienti. Ma a pochi metri di distanza le luci del Natale distolgono l'attenzione. E ormai solo nei prossimi giorni si saprà qualcosa di più del brutale pestaggio.
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