A tre anni riposino per terra al centro estivo: è polemica

Venerdì 3 Agosto 2018 di Mauro Favaro
A tre anni riposino per terra al centro estivo: è polemica
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TREVISO - Un bambino di tre anni messo a fare il riposino pomeridiano per terra, sopra un foglio di carta. Senza una brandina o un materassino. È accaduto nelle ultime due settimane di luglio in un centro estivo gestito dalla cooperativa Comunica all'interno di una scuola trevigiana. E alla famiglia del piccolo la cosa non è andata affatto a genio. «L'ho scoperto per caso racconta la madre, Maria in passato l'altro mio figlio, che ora ha cinque anni, faceva i riposini pomeridiani dormendo sopra a dei materassini per la ginnastica. Pensavo che sarebbe andata  così anche per quello più piccolo. In realtà un giorno, chiacchierando, il figlio più grande mi ha detto che veniva messo a dormire per terra, sopra un foglio di carta». A quel punto la madre ha voluto vederci chiaro. «Non chiedo dei letti, per carità aggiunge ma nemmeno che venga lasciato per terra. Nemmeno un cane dorme così». Tanto più che il piccolo di tre anni è portatore di handicap per dei problemi ai reni.

SCAMBIO DI LETTERE
Così ha scritto una mail di fuoco alla cooperativa chiedendo subito delle spiegazioni. «Sul volantino e all'atto di iscrizioni mi era stato detto che i piccoli potevano fare il riposino pomeridiano è stato il succo della sua protesta esprimo la più assoluta delusione. I bambini sono costretti a dormire per terra. Non pretendo di certo una culla, ma almeno un materassino». La risposta della cooperativa, arrivata sempre via mail, non ha risolto l'inghippo. Anzi, alla fine ha avuto l'effetto di una raffica di vento sul fuoco. «Siamo consapevoli che la sistemazione dei bambini per il momento nanna non sia paragonabile a quella scolastica si legge purtroppo per fornire una sistemazione a quel livello avremmo avuto bisogno del permesso, da parte della scuola, di poter utilizzare i loro lettini e materassini. Permesso che a giugno ci è stato negato. Nostro malgrado, non siamo in grado di fornire materassini o brandine per tutti». Apriti cielo. Nel leggere la replica la mamma è andata su tutte le furie. E il 25 luglio ha scritto direttamente al Comune. «Non è per niente umano far dormire un essere umano a terra ha ribadito la donna a Ca' Sugana a maggior ragione il mio piccolo che è titolare della legge 104». Dal municipio per il momento non è arrivata alcuna risposta. 

LA DIFESA
Per Comunica, però, le cose non sono andate esattamente così. Per prima cosa, il piccolo non è stato registrato come portatore di handicap. Non è una cosa di poco conto. In base a questo, infatti, cambia il rapporto tra il numero di operatori e i bambini da seguire. Ma a quanto pare alla base di tutto c'è stato un grosso malinteso. «L'emergenza è durata pochi minuti, ma al di là di questo il programma dei centri estivi non prevede il riposino pomeridiano -fanno sapere dalla cooperativa- non è che la scuola ha negato il permesso. Semplicemente l'attività non è prevista, come è stato detto a tutti i genitori al momento dell'iscrizione». E la risposta data via mail alla madre in cui si dice che la scuola ha negato il permesso di usare lettini e materassini? «È stato un errore -ammettono da Comunica- in realtà non è così». 

Da quanto si apprende, ai genitori era stato detto che non era previsto un riposino vero e proprio con lettini e materassini. Nei centri estivi è stata invece allestita un'area relax generica ricavata all'ombra. Per identificarla sono stati stesi dei cartelloni. Ed è proprio qui che veniva steso il piccolo. Nessuno, comunque, è mai stato lasciato da solo. L'area in questione, infatti, è sempre stata sorvegliata da un operatore con il compito specifico di controllare che non sorgessero problemi di nessun tipo. «Tutte le famiglie erano state informate circa l'organizzazione delle giornate dei centri estivi concludono dalla cooperativa tanto che erano state invitate a mettere negli zainetti dei bambini un telo da utilizzare per rendere il riposino più comodo». 
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