CONEGLIANO - Avrebbe potuto essere l'occasione per fare luce sui tanti lati ancora oscuri dell'omicidio ma ieri Mihail Savciuc, il 19enne moldavo che ha confessato di aver ucciso la fidanzata 20enne Irina Bacal il 19 marzo, ha scelto di tenere la bocca chiusa. Nel corso dell'interrogatorio davanti al pm Mara De Donà, svoltosi ieri mattina in carcere di Pordenone, Savciuc si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una scelta legata anche all'ennesimo cambiamento del legale, avvenuto in fretta e furia proprio poco prima dell'interrogatorio, con il mandato affidato a un nuovo legale. C'era molta attesa su quello che Savciuc avrebbe potuto raccontare sull'uccisione dell'ex fidanzata, incinta di 7 mesi, tramortita con due colpi alla testa, inferti probabilmente con un sasso, e poi soffocata. Ma soprattutto avrebbe dovuto spiegare perché aveva consultato, poche ore prima del delitto, i siti internet che spiegavano come uccidere e farla franca.
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