TREVISO - Un raptus improvviso. Solo così si può spiegare quello che sarebbe accaduto nello spogliatoio dell’istituto alberghiero Alberini di Lancenigo l’antivigilia di Natale quando un bidello di 45 anni avrebbe allungato le mani su una studentessa di 15.
L’episodio, versione confermata dalla vittima ma smentita dal collaboratore, è finito prima sul tavolo del preside e poi su quello del dirigente scolastico provinciale che ora ha avviato un’indagine a tutto tondo. L’uomo avrebbe avvicinato la studentessa con la scusa di farle gli auguri di Natale. Nello spogliatoio però le attenzioni si sarebbero tramutate in avances vere e proprie. Insistenti e morbose al punto che la ragazzina, per sfuggire alle molestie, si sarebbe staccata con impeto da quell’abbraccio non voluto e avrebbe confessato l’accaduto tra le lacrime a un’amica, nonché compagna di classe. Versione completamente opposta quella del bidello. Si sarebbe difeso dicendo di aver salutato amorevolmente la studentessa con due semplici e casti baci sulla guancia e nulla più.
Ultimo aggiornamento: 18:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’episodio, versione confermata dalla vittima ma smentita dal collaboratore, è finito prima sul tavolo del preside e poi su quello del dirigente scolastico provinciale che ora ha avviato un’indagine a tutto tondo. L’uomo avrebbe avvicinato la studentessa con la scusa di farle gli auguri di Natale. Nello spogliatoio però le attenzioni si sarebbero tramutate in avances vere e proprie. Insistenti e morbose al punto che la ragazzina, per sfuggire alle molestie, si sarebbe staccata con impeto da quell’abbraccio non voluto e avrebbe confessato l’accaduto tra le lacrime a un’amica, nonché compagna di classe. Versione completamente opposta quella del bidello. Si sarebbe difeso dicendo di aver salutato amorevolmente la studentessa con due semplici e casti baci sulla guancia e nulla più.
