TREVISO - Un vero e proprio racket della prostituzione. Che si muove beffando chi si occupa dell’accoglienza delle giovani profughe . Succede anche nel nostro territorio e vede protagoniste e vittime soprattutto le richiedenti asilo di origine nigeriana. Dai venti a trent'anni, niente figli a carico, famigliari nel paese natio e soprattutto un "contratto" capestro con le organizzazioni alle quali devono restituire una cifra tra i 50 e gli 80 mila euro prima di potersi considerare completamente libere. In un'anonima palazzina della Marca dedicata all'accoglienza sono una decina le ragazze su cui gravano pesanti sospetti. Fra le otto di mattina e le otto di sera, orario consentito dalla prefettura per spostarsi, negli appartamenti non ci sono. Dove vanno con i loro vestiti chiassosi? Anche i responsabili dell'accoglienza hanno ormai un terribile sospetto. Soprattutto dopo aver dovuto intervenire in almeno due casi di aborto...
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