Protesta dei profughi all'ex caserma:
«Siamo in 250 dentro uno stanzone»

Venerdì 8 Luglio 2016
La tenda con i letti a castello all'ex caserma
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ODERZO - Sale la tensione all'ex caserma Zanusso di Oderzo, dove i profughi ospitati sono scesi in strada per protestare e chiedere di avere una sistemazione dignitosa. Sul posto sono arrivati i carabinieri, che tengono la situazione sotto controllo.
 

 

Sono più di cento i profughi che protestano. Alcuni hanno cartelli scritti a mano sul cartone: "we need a living house" ("abbiamo bisogno di una casa in cui vivere"). Lamentano il sovraffollamento - sono circa 250 dentro uno stanzone - la situazione igienica precaria e la scarsità di cibo.
 
 
 
La prefettura di Treviso «sta valutando le richieste che, stamani, alcuni richiedenti asilo hanno avanzato relativamente al loro alloggio». Richieste che, precisa la prefettura, "saranno valutate secondo i criteri generali in uso per i richiedenti asilo. Presso l'ex caserma Zanusso - precisa nella nota la prefettura - sono stati garantiti i necessari controlli da parte delle forze dell'ordine, a seguito dei quali è emerso che le richieste sono state avanzate in un cointesto pacifico e che non si sono verificati episodi di tensione né disagi, o disordini di alcun genere".
 


Per il presidente del Veneto, Luca Zaia, le proteste dei richiedenti asilo sono una «atto di inciviltà nei confronti delle comunità locali.
Non può essere questo l'effetto dell'ospitalità e dell'accoglienza». «Con tutta la disponibilità ed il rispetto che possiamo e dobbiamo avere per una persona che scappa dalla morte e dalla fame - rileva Zaia - ci aspettiamo, tuttavia, che chi dovrebbe godere dello status di rifugiato venga qui a ringraziare e non a protestare, creando disordini e disagio. Le comunità ospitanti vanno rispettate e non calpestate con veri e propri atti di inciviltà come quelli che stiamo vedendo in queste ore a Oderzo».
 
 

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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