PADOVA - Sono particolarmente severe le motivazioni con cui la sesta sezione penale della Cassazione ha annullato il verdetto che aveva spinto la Corte d'Appello di Venezia ad assolvere perché il fatto non sussiste il professor Gian Antonio Favero, docente di implantologia all'Università di Padova ed ex direttore della Clinica odontoiatrica dell'Azienda ospedaliera, con ambulatori privati a Oderzo e Conegliano. Condannato in primo grado a due anni e due mesi di reclusione, Favero dovrà ora affrontare un nuovo processo davanti a un'altra sezione della Corte d'Appello. Per la Suprema Corte i giudici di merito sono «incorsi in chiaro errore di diritto, devalutando aspetti della vicenda di assoluta rilevanza o indagando gli stessi in modo parziale e insoddisfacente». La Cassazione li elenca uno per uno.
Ultimo aggiornamento: 17:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".