Estorsione e truffe a oltre 50 parroci: smascherato un clan di nomadi

Sabato 16 Settembre 2017 di Gabriele Zanchin
Estorsione e truffe a oltre 50 parroci: smascherato un clan di nomadi
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TREVISO - Si offrivano di restaurare opere e arredi sacri facendo sottoscrivere a preti, suore o responsabili di istituti religiosi, dei finti contratti, intestandoli a un'azienda inesistente. E così, al momento di riconsegnare la merce, pretendevano somme ben superiori. Se i clienti si rifiutavano di pagare, scattavano le minacce e i tentativi di estorsione. Sette persone, 5 uomini e 2 donne di età compresa fra i 25 e i 55 anni, tutte appartenenti al clan Levak, nota famiglia di nomadi della Marca, sono state denunciate dai carabinieri di Vedelago per truffa ed estorsione.

Una cinquantina i casi scoperti in tutto il Nord Italia (tra questi uno a Conegliano, 4 a Belluno, uno ad Adria così come a Chioggia e a Verona) nel corso di lunghe indagini che hanno ricostruito un giro di denaro che supera i 150 mila euro finiti direttamente nelle tasche degli indagati. Tutto è iniziato poco più di un anno fa quando i carabinieri di Vedelago, supportati dai colleghi della compagnia di Castelfranco, hanno effettuato alcuni controlli nei campi nomadi dell'area comunale. Nelle perquisizioni effettuate si sono imbattuti in paramenti sacri, candelieri e contratti di prestazione d'opera che hanno subito incuriosito gli investigatori, giunti di lì a poco agli accampamenti di Paese e Treviso dove risiedono alcuni componenti della famiglia Levak. Tutti personaggi ben conosciuti nella nostra provincia che, di fatto, avevano esportato oltre i confini del Veneto un sistema a dir poco collaudato. 

Quando riconsegnavano la merce "sistemata", e qui la truffa, pretendevano di essere pagati il doppio o il triplo rispetto a quanto pattuito. E se il prete si rifiutava, minacciavano di andare dal Vescovo o di scatenare un polverone mediatico. I militari  hanno scoperto 50 casi solo nell'ultimo anno mettendo assieme documenti, ricostruendo spostamenti, soggiorni in albergo e trasferte, e rintracciando conti correnti e materiale riconducibile ai 7 componenti della famiglia Levak.


 
Ultimo aggiornamento: 09:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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