SPRESIANO (TREVISO) - Una mamma e i due figli, titolari della Omar srl di Spresiano, hanno testimoniato ieri, nel processo a carico di un funzionario - ora licenziato - della Mediolanum (a sua volta parte offesa). E hanno ribadito di aver sottoscritto polizze assicurative speculative per 5 milioni con la garanzia che il capitale investito non sarebbe stato intaccato. Prodotti finanziari che, a detta del promotore che operava per Banca Mediolanum, sarebbero sfociati in rendimenti attorno al 3%. Il problema, secondo la Procura di Treviso, è che quel denaro era tutt'altro che al riparo. Per questo un 55enne residente a Nervesa della Battaglia, difeso dall'avvocato Paolo Pastre, è a processo per rispondere del reato di truffa, con l'aggravante dell'abuso di prestazione d'opera.
LA TESTIMONIANZA
Il legale rappresentante della società, ha spiegato: «Quando è morto il papà, nel 2015, abbiamo disinvestito 5 milioni per portare tutto nella polizza "My Life" così come suggerito dal funzionario della Mediolanum.
I FATTI
I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il novembre e il dicembre 2018. Vittime del consulente la mamma e i due figli della Omar srl di Spresiano. In totale avevano investito, fidandosi delle promesse del 55enne, una somma di 4,5 milioni di euro e ulteriori 500mila a titolo di premio. Per la Procura quelle polizze erano in relatà delle "united linked", ovvero agganciate all'andamento della borsa. In un caso, tra l'altro, il 55enne avrebbe falsificato una nota informativa per evitare che il cliente scoprisse che il capitale investito era sceso di circa 35mila euro. Una volta scoperto, Mediolanum ha provveduto a restituire il denaro investito ai clienti e ha avviato l'azione legale per recuperare quelle somme dal 55enne, costituendosi parte civile a processo. E la richiesta di risarcimento non riguarda solo il denaro restituito alle vittime ma anche le provvigioni che il promotore ha incassato. Si torna in aula il 20 luglio per la sentenza.