FARRA DI SOLIGO - Doveva essere il giorno dell'attesa svolta, dell'udienza davanti al giudice del tribunale di Treviso per verificare la possibilità di svincolare somme per sostenere i servizi sociali sospesi, invece quello di ieri per Farra di Soligo è stato un ulteriore sprofondamento nel baratro. Una situazione nella quale il Comune è stato catapultato lo scorso 3 giugno a seguito del pignoramento dei beni mobili legati alla sentenza della Corte d'Appello a favore degli espropriati del Pip di Col San Martino a cui spetta un indennizzo di circa 4,5 milioni di euro. «Siamo ingessati» taglia corto l'assessore Mattia Perencin. Il municipio rimane aperto. E lo rimarrà, sebbene il prossimo 27 giugno difficilmente i dipendenti comunali riceveranno lo stipendio...
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