Delitto Armelin, l’assassino al pm: «Ero andato lì per chiedergli soldi»

Martedì 12 Aprile 2022 di Giuliano Pavan
In carcere: Mohamed Boumarouan
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PIEVE DI SOLIGO - «Ci conoscevamo, mi aveva già aiutato dandomi dei soldi. Era un uomo molto generoso. Sì, quella sera abbiamo litigato ma non ho mai avuto intenzione di ucciderlo. Le ferite alla testa sono frutto di due cadute: una se l’è procurata da solo, scivolando e battendo la nuca, l’altra invece dopo che l’ho spinto. In casa non ho preso nulla, non era un tentativo di rapina». In sintesi, sono i punti chiave dell’interrogatorio reso ieri pomeriggio davanti al pm Giulio Caprarola da Mohamed Boumarouan, il 36enne marocchino rinchiuso nel carcere di Santa Bona per le accuse di omicidio preterintenzionale e tentata rapina aggravata nei confronti dell’83enne Adriano Armelin.

Per circa un’ora, assistito dall’avvocato Filippo Viggiano, Boumarouan ha raccontato al magistrato la propria versione dei fatti, ammettendo di fatto di aver involontariamente provocato il decesso dell’anziano ma negando che le sue condotte avessero come fine quello di rapinarlo. 


LA CONOSCENZA
Adriano Armelin era una persona attiva nel volontariato, prestando servizio per le persone bisognose. E sarebbe stato proprio durante la sua attività di volontariato che avrebbe conosciuto Boumarouan: «Mi aveva dato più volte una mano in passato. Quel giorno (erano passate le 18.30 di venerdì 25 marzo, ndr) ho bussato alla sua porta e lui mi ha aperto. Ero andato a casa sua per chiedergli dei soldi, visto che la settimana prima mi ero licenziato. Ero ubriaco, e con me avevo ancora una bottiglia di rum che ho continuato a bere intanto che ero a casa sua». Secondo il racconto del 36enne, Armelin spostandosi per la casa sarebbe caduto battendo la nuca. «È caduto da solo. Poi quando si è accorto che perdeva sangue si è agitato e mi ha chiesto di andarmene perché stava per arrivare suo figlio». Da quel momento però la situazione è precipitata: «Abbiamo iniziato a litigare perché voleva mandarmi via, così l’ho spinto ed è caduto. Stavolta ha battuto la faccia per terra. Continuava a brontolare, così l’ho legato, mani e piedi, e me ne sono andato». 


LA RICOSTRUZIONE
Boumarouan, nel lasso di tempo in cui è rimasto fuori dall’abitazione di via Schiratti, dice soltanto che si è cambiato le scarpe. Nessun accenno alla spesa fatta all’In’s, e nessuna dichiarazione su dove si sia cambiato. Non è chiaro nemmeno quanti minuti siano passati prima che il 36enne tornasse nella casa di Armelin: «Non ero andato lì per rapinare Armelin, e non sono tornato lì per rubare. La mia intenzione era quella di vedere come stava e di slegarlo, infatti gli ho liberato le mani. Poi, mentre stavo per togliere anche la corda dalle caviglie, ho sentito dei rumori. Era il figlio di Armelin. Ho avuto paura e non volevo che mi trovasse lì, così sono salito al ptrimo piano e sono scappato dalla finestra». Il resto è cronaca. 


LE INDAGINI
La versione resa al magistrato non sposta di molto la realtà dei fatti. Se non quella della tentata rapina. Secondo gli inquirenti Armelin non è caduto, ma è stato massacrato. Boumaroun si sarebbe introdotto nella casa dell’83enne da una porta sul retro. Quando è stato scoperto avrebbe reagito picchiando l’anziano. Poi, lasciandolo in un lago di sangue, si sarebbe allontanato dall’abitazione di via Schiratti, avrebbe raggiunto a piedi il supermercato di via Aldo Moro dove arraffa una pacco di surgelati e si cambia le scarpe. Lo aveva già fatto una settimana prima nel punto vendita gemello, poco distante da lì. Anche in quel caso aveva fatto cambio di calzature: quelle nuove infilate ai piedi, le sue lasciate dentro la scatola per poi fuggire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Quel venerdì pomeriggio compra qualche birra, poi torna nella casa di Armelin. Sale al primo piano e rovista nelle stanze, a caccia probabilmente di contanti e gioielli. Ma non porta via niente, disturbato dall’arrivo del figlio della vittima. A intercettare la fuga rocambolesca dalla terrazza e poi attraverso la tettoia è un vicino di casa, che ferma Boumarouan fino all’arrivo dei carabinieri.

Ultimo aggiornamento: 07:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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