È stato uno dei soliti “tranelli” che hanno reso famoso il programma: un'intervista a sorpresa non concordata, domande incalzanti con un tono a metà tra l’inquisitorio e il ridicolizzante, quella modalità da «ti inchiodo alle tue responsabilità», che fa audience. Erano passate da poco le 10,30 di ieri mattina quando Emanuela Petrillo, l’assistente sanitaria licenziata dalla Usl 2 di Treviso e indagata dalla Procura di Udine per peculato, omissione in atti d’ufficio e falso, è uscita dalla sua casa di Spresiano. «Ciao Fatina dagli occhi blu, ti abbiamo trovata»: ad aspettarla c'era la troupe del programma Mediaset “Le Iene”, arrivata per fare chiarezza sui pazienti che la Petrillo non avrebbe sottoposto a vaccinazione, fingendo, come ipotizzano i magistrati friulani, di aver effettuato le iniezioni. Si è formato un capannello che non ha mancato di attirare l’attenzione dei passanti, che hanno riconosciuto la donna e anche gli inviati delle Iene. La Petrillo comunque se l'è cavata bene, rispondendo ai microfoni senza reticenze.
Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 09:20
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