«Vietare tutti i pesticidi»: nato il comitato per il referendum

Giovedì 5 Luglio 2018 di Elisa Giraud
«Vietare tutti i pesticidi»: nato il comitato per il referendum
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CONEGLIANO - Un referendum comunale per vietare tutti i fitofarmaci chimici di sintesi. Ne aveva parlato più di un anno fa il comitato Colli puri, Collalbrigo respira. Ora quella che era un'idea si è concretizzata. Il 6 giugno è stato formalmente costituito davanti a un notaio, il Comitato dei promotori del referendum comunale consultivo Conegliano senza Pesticidi. «Una data destinata a fare storia afferma Fabio Padovan, tra i cinque padri costituenti del Comitato Un'iniziativa che è la prima in Veneto e la seconda in Italia». Il Comitato dei promotori è composto dai  medici Mario Nicastro, che ne è anche coordinatore, Roberto Turchetto, tesoriere, e Gabriele Mion, Daniella Dall'Anese e Fabio Padovan.

TEMPISTICHE E QUESITO
A norma di legge e di regolamento comunale, ai primi di settembre il Comitato depositerà in municipio il quesito referendario che riporterà la domanda relativamente al divieto di utilizzare i pesticidi chimici di sintesi su tutto il territorio comunale. I promotori avranno poi sessanta giorni di tempo per raccogliere 2.500 firme di elettori coneglianesi a supporto del referendum. «Dovranno essere mobilitate centinaia di persone spiega Padovan - e saranno necessari i finanziamenti che speriamo di ricevere da tante donazioni popolari per affrontare i costi di un impegno istituzionale così gravoso. Il tesoriere è già all'opera in questo senso. Siamo pieni di buona volontà, consci che il problema della ricaduta dell'uso dei pesticidi sulla salute umana non è più rinviabile. Sono centinaia ormai le denunce e gli appelli a far convertire l'agricoltura chimica alle pratiche biologiche e biodinamiche, rispettose dell'ambiente e dell'uomo». Questo il quesito referendario: Sei favorevole all'introduzione del seguente articolo nel regolamento di polizia rurale del comune di Conegliano? L'uso di tutte le sostanze tossiche e l'uso di prodotti sintetici e di diserbanti chimici dannosi per la salute e per l'ambiente e comunque di tutti i fitofarmaci chimici di sintesi, è vietato all'interno dei confini comunali. L'indicazione nominativa di tutti i prodotti vietati verrà inserita nel regolamento di polizia rurale previo aggiornamento annuale. Il Comune è responsabile del monitoraggio dell'attuazione e del rispetto dell'esito referendario.

IL COMUNE
«Ben venga il referendum, che è uno strumento democratico afferma l'assessore Claudio Toppan - ma il Comune avrà l'obbligo di verificare se giuridicamente la richiesta contenuta nel referendum è concretizzabile». In pratica, occorrerà verificare se il Comune può vietare l'uso di sostanze consentite dalle legge. Un passaggio non trascurabile anche per evitare che l'apertura di contenziosi a carico del Comune. Il precedente di Pieve di Soligo insegna.
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