TREVISO - A spiegare le implicazioni legali l'avvocato penalista Elisa Pollesel e l'avvocato esperto in diritto dell'informatica Francesco Foltran dello Studio BM&A, di Barel e Malvestio. Quando si verifica il reato di diffamazione su Facebook? «Sui social network il reato si consuma pubblicando post e commenti offensivi che possono danneggiare la reputazione, cioè l'immagine o la considerazione di determinate persone, anche sotto il profilo professionale. Ciò può avvenire sia attraverso forme di comunicazione ristrette, come le chat interne, sia attraverso la pubblicazione su pagine e bacheche. Nel secondo caso è più grave, perchè la Cassazione l'ha ritenuto equiparabile alla diffamazione a mezzo stampa. Se invece la comunicazione non lede la reputazione, ma si limita ad un insulto rivolto in forma diretta ad una persona, il fatto può costituire un semplice illecito civile, punito con una sanzione civile da cento a ottomila euro».
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Cosa può fare la persona offesa per tutelarsi?
«Può presentare querela oltre a chiedere il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito. L'offesa all'onore e reputazione di un professionista è sicuramente un elemento che aggrava il fatto perché un professionista potrebbe per esempio vedere diminuiti i propri introiti derivanti dall'esercizio della professione a causa del fatto».
Quali sono le regole del web?
«Le basilari regole del web in tema diffamazione sono le stesse del codice penale...
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