Promessa di matrimonio falsa
ma la “sposa” ne esce pulita

Giovedì 14 Maggio 2015 di Giuliano Pavan
Promessa di matrimonio falsa ma la “sposa” ne esce pulita
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PEDEROBBA - La vittima era «raggirabile» ma non è stata «raggirata». Il giudice Marco Biagetti ha infatti assolto con formula piena una 23enne marocchina, difesa dall'avvocato Marco Bonazzi, finita a processo per rispondere del reato di circonvenzione d'incapace.

La Procura di Treviso ha già annunciato che impugnerà la sentenza di primo grado. Per gli inquirenti la giovane avrebbe promesso a un 43enne di Pederobba di sposarlo e lui, convinto che fosse la donna giusta per fare il grande passo, si sarebbe licenziato da lavoro e con i soldi della liquidazione (circa 8mila euro) avrebbe fatto una lunga serie di acquisti per le nozze.

Ma a un mese e mezzo dal fatidico giorno (il 2 dicembre 2012), lei si sarebbe tirata indietro. Lo psicologo Franceschini, incaricato di verificare le condizioni della presunta vittima, in aula aveva dichiarato che l'uomo avrebbe dei limiti cognitivi, soffrirebbe di un ritardo mentale lieve e di un disturbo della personalità di livello medio, con dei tratti schizoidi e paranoidi che determinerebbero uno stato di deficienza psicologica. E avendo una particolare sensibilità riguardo al matrimonio (il suo desiderio sarebbe quello di mettere su famiglia), sarebbe stato di conseguenza «raggirabile». Ma il dibattimento ha stabilito che non c'è stato alcun raggiro.

Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 15:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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