Pedemontana: intoppo informatico. E l'annunciata inaugurazione salta

Sabato 24 Novembre 2018 di Alda Vanzan
Pedemontana: intoppo informatico. E l'annunciata inaugurazione salta
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L’annuncio l’aveva dato una decina di giorni fa nientemeno che il vicepremier Matteo Salvini: «Vedo che gli amici Cinquestelle vogliono fermare la Pedemontana, ma sarebbe un’assurdità. Il 4 dicembre aprono i primi dieci chilometri di questa infrastruttura cruciale. E dovremmo dire no grazie, smantelliamo tutto?». Il 4 dicembre, però, non ci sarà alcuna apertura: il tratto Breganze-A31 è pronto, potrebbe essere tranquillamente percorribile, ma ci sono problemi di natura informatica: per consentire a un automobilistica di entrare ad esempio a Bari e di uscire a Breganze bisogna che i sistemi di pedaggio “si parlino”. È vero che il concessionario di Pedemontana, il Consorzo Sis dei Dogliani, è riuscito ad avere l’iscrizione all’Aiscat, l’Associazione delle concessionarie autostradali, ma  mancano ancora i collegamenti informatici. Ergo, l’apertura del primo tratto A31-Breganze è rinviato, ben che vada a gennaio, forse addirittura a febbraio. L’annuncio l’ha dato ieri l’ingegner Elisabetta Pellegrini, direttore della Struttura di progetto Superstrada Pedemontana Veneta (Spv), nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Balbi per fare il punto sui lavori.

IL CRONOPROGRAMMA
A meno di imprevisti, la conclusione dell’opera è confermata per il settembre 2020, anche se ci sono due anni e mezzo di ritardo accumulato sulla gallera di Malo a causa del sequestro di metà 2015 conseguente a un incidente mortale. Di qui la decisione d procedere con una variante (quella di Vallunga) così da scavare su quattro fronti. A questo proposito, visto che si procederà con le mine, Sis si è detto disponibile a ospitare a sue spese i residenti della zona in altri siti: nessuno - ha riferito Pellegrini - al momento ha accettato. Quanto al cronoprogramma, non ci sono state variazioni del quadro economico: l’investimento totale, pari a 2 miliardi 258 milioni, è già stato speso per il 55% circa, con un ritmo di produzione lavori pari a 30 milioni di euro al mese. Rimangono quindi da spendere circa 1 miliardo 250 milioni fino al 2020. L’ingegner Pellegrini ha detto che, pur essendo l’andamento dei lavori dipendente da molteplici fattori, a oggi si può presumere un cronoprogramma a finire con una spesa di lavori per circa 600 milioni nel 2019, con una produzione mensile in salita a 50 milioni di euro. L’importo rimanente sarà speso nel 2020.

ESPROPRI
Ad oggi gli espropri sono stati pagati, e definiti con emissione del decreto di esproprio registrato e trascritto, per l’83%, che diventerà circa il 95% per la fine del 2018. Rimarranno quindi da concludere quei casi in cui sono ancora presenti alcuni problemi amministrativi come, ad esempio, cancellazioni di ipoteche e successioni nel frattempo divenute necessarie. Tutte le procedure espropriative saranno concluse nel 2019.

I NODI
Mentre la variante Vallugana è già stata approvata dai ministeri competenti e potrà partire a giorni, quella di Breganze è ancora in una fase di interlocuzione con i dicasteri dei Trasporti, Ambiente,e Beni culturali. Dovranno poi esserci delle conferenze di servizi finalizzate all’adeguamento alle prescrizioni dettate nei decreti di approvazione dei progetti esecutivi. In particolare, si tratta del ponte sul torrente Laverda; dello spostamento più a valle delle stazioni di servizio Piave Est e Piave Ovest sull’Autostrada A27 (che si chiameranno Sile Est e Sile Ovest); della risoluzione di alcune interferenze con infrastrutture come gasdotti, acquedotti, linee elettriche e telefoniche.

Il punto critico resta l’innesto della Pedemontana all’autostrada A27 a Spresiano (Treviso), da realizzare solo dopo lo spostamento delle aree di servizio Piave Est e Piave Ovest.

Pellegrini ha riferito che tutte le azioni di monitoraggio e controllo da parte della Struttura regionale sono in atto, compreso quanto previsto dal Protocollo Anticorruzione Salvini-Zaia dello scorso agosto. In questo ambito sono operativi presso le Prefetture di Treviso e Vicenza due tavoli di regìa per la valutazione delle eventuali problematiche che dovessero emergere: «A oggi, su segnalazione della Prefettura di Roma, è stata allontanata una sola ditta». Quanto alla Corte dei conti, è stata risposta anche alle ultime richieste. Il procedimento di monitoraggio da parte della magistratura contabile, che era triennale, finirà a fine anno.

EMENDAMENTO
L’onorevole Silvia Benedetti (ex M5s, oggi Gruppo Misto - Maie) è stata l’unica parlamentare ad accogliere l’invito del Covepa - il Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa - di presentare l’emendamento chiamato “ammazza Pedemontana”. Tutti gli altri parlamentari contattati dai comitati, sia di maggioranza che di opposizione, non hanno dato cenni di riscontro. L’onorevole Benedetti ha presentato così l’emendamento alla Legge di Bilancio, ma è stato ritenuto inammissibile. Ergo, l’opera va avanti e non ci saranno stop da Roma.
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