TREVISO - Alla quarta riga si legge chiaramente: sanzione in misura ridotta euro 41. Ma, nel rebus dei verbali di contestazione di violazione del codice della strada, bisogna leggere fino in fondo. E con attenzione. Si sarebbe scoperto che la cifra da pagare era invece 45,63 euro. Se però ci si ferma alla prima indicazione e non si interpreta l'implacabile sintassi dei burocrati, non c'è nulla da fare: si deve riparare al torto. Con i 4,63 euro mancanti? No: con una nuova multa. Stavolta di 60,43 euro. Qualcuno non ci sta, e si impunta. Come una coppia di Paese che ha preso carta e penna scrivendo al sindaco: «Gentile primo cittadino, ricevo due verbali nel 2015 per superamento dei limiti di velocità, in cui c'è scritto che la sanzione è quella in misura ridotta -si legge- Pago nei termini prestabiliti. Un anno dopo mi arriva un nuovo verbale in cui si ingiunge il pagamento di una nuova multa, questa volta di oltre 60 euro, per aver pagato 41 anziché 45,63 euro. È possibile un tale comportamento? Bastava richiedere i 4,63 euro o è un sistema per fare cassa a spese del cittadino?». Bella domanda. La multa è stata inflitta all'anziana coppia che circolava in tangenziale a 92 all'ora (su limite di 90)...
Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 10:57
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