PREGANZIOL (TREVISO) - Il pirata della strada che venerdì, verso le 20,30, ha investito Serena Gambarotto, la 33enne di Preganziol, morta poche ore dopo il suo ricovero al Ca’ Foncello, è stato individuato quasi subito. E la Procura della Repubblica ha disposto il sequestro del mezzo, un furgoncino dell’Union Pro di Mogliano. Il conducente, sotto choc, stando ad alcune testimonianze, si sarebbe fermato poco più avanti rispetto al luogo dell’impatto. Per poi ripartire quando ha visto che si erano fermati alcuni automobilisti sul luogo dell’incidente, successo lungo il Terraglio all’altezza della sala slot Las Vegas. Ad incastrarlo sono state prima le telecamere di videosorveglianza, che avevano ripreso il furgone, e poi un controllo dei vigili che, ricevuta la segnalazione dei carabinieri, hanno proceduto al controllo sul mezzo, che vagava in zona da due ore.
LE VERIFICHE
La Procura non ha disposto alcun esame autoptico della vittima, perchè il nesso di causalità tra la morte e l’incidente è purtroppo fin troppo evidente. Sarà, molto probabilmente, disposta invece una perizia sul mezzo che, peraltro, ha evidenti tracce dell’incidente. Soprattutto il fanale anteriore sinistro danneggiato dopo l’impatto con la barista che era stata a comperare le sigarette prima del turno di lavoro al New Mille Lire, poco distante. A rendere più facile il lavoro investigativo dei carabinieri, intervenuti subito dopo il sinistro, sono state le telecamere che avrebbero inquadrato il mezzo e, soprattutto, il logo dell’associazione sportiva. Alla guida, quella sera, un sessante residente a Mogliano, accompagnatore delle giovanili, che è stato denunciato per omicidio stradale e omissione di soccorso. Il furgoncino stava transitando lungo il Terraglio, diretto verso Mogliano, proprio mentre la giovane stava percorrendo la provinciale. Quando, per cause che sono ancora in corso di accertamento, il mezzo ha investito la giovane, lasciandola a terra. Il conducente è stato sottoposto ai test per verificare se fosse alla guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Sarebbero negativi.
IL DOLORE
La società sportiva non rilascia dichiarazioni. Conferma, soltanto, che uno dei loro furgoni bianchi è stato sequestrato dalla Procura. «Aspettiamo le risultanze delle indagini. Poi decideremo il da farsi» dicono all’interno della società. Mentre gli amici di Serena, che lavorava come barista al New Mille Lire, la ricordano: «Le piaceva la notte. E amava gli animali. Era una persona speciale. Ci mancherà tantissimo».
