REFRONTOLO - Dopo quel 2 agosto si erano rialzati, sebbene la ferita fosse rimasta aperta e appesantita da un’indagine per omicidio colposo. Ora, però, la decisione di fermarsi per lanciare un segnale dopo che il presidente Valter Scapol è stato rinviato a giudizio per il disastro del Molinetto della Croda in cui persero la vita quattro persone. La Pro Loco di Refrontolo ha deciso di dire basta, sospendendo a tempo indeterminato ogni attività. E con loro anche gli alpini di Refrontolo e l’associazione culturale Lyra.
«Una decisione che non vuole giudicare il rinvio a giudizio del presidente Scapol, bensì sottolineare la precarietà e pericolosità in cui sono chiamati ad operare i volontari nel regalare alle comunità manifestazioni, spesso a carattere sociale» precisano i diretti interessati. A Refrontolo il prossimo 20 luglio non si terrà la sagra della patrona, né a novembre la rassegna dei passiti. Annullata la “pastasciutta degli Alpini” a chiusura dell’anno scolastico, come pure il pranzo sociale della pro loco e quello con gli anziani fissato per domenica.
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