«Sta fermo che te copo»: ginecologo
legato e rapinato in studio

Giovedì 25 Dicembre 2014
«Sta fermo che te copo»: ginecologo legato e rapinato in studio
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MOGLIANO (TREVISO) - «Sta fermo che te copo». Questa l'anti Vigilia di Natale di un medico ginecologo di Mogliano Veneto, Roberto Fraioli. Due banditi hanno assaltato la sua villetta, accanto alla quale c'è il suo studio.



Un rumore, poi gli sono addosso. Coltello alla gola, viene buttato a terra e legato con delle fascette da elettricista. Arriva anche la moglie del medico, Rita Sartori, aggrediscono e legano anche lei.



Sono attimi di terrore: i due malviventi, vestiti di nero e con un passamontagna in testa, gli urlano in stretto dialetto veneto che vogliono i soldi, altrimenti "te copo", ti uccido.



Siamo in via Ronzinella 41, in un quartiere residenziale di Mogliano. I criminali mettono a soqquadro tutta la casa, magro il bottino, appena mille euro circa e fortunatamente se ne vanno.







Così è il medico che, ai microfoni di Antenna 3, può raccontare questo incubo: «Mi hanno buttato a terra e minacciato con un coltello, o forse un taglierino. Mi hanno legato le mani dietro la schiena. Volevano i soldi. Erano veneti. Hanno riservato lo stesso mio trattamento a mia moglie. Siamo spaventati, qui non c'è sicurezza».
Ultimo aggiornamento: 14:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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