Pirata informatico svuota i conti della parrocchia: spariti 1200 euro

Giovedì 10 Gennaio 2019 di Claudia Borsoi
Il santuario della Madonna del Carmine
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Conto corrente parrocchiale hackerato. Prelevati da un pirata informatico, senza che il parroco di Miane don Maurizio Dassiè ne fosse al corrente, 1.170 euro. Erano soldi raccolti dalla parrocchia per il restauro del santuario della Madonna del Carmine. La somma, prelevata in due distinti momenti, è stata trasferita in un conto corrente inglese.  Al parroco, resosi conto degli anomali prelievi, non è rimasto che denunciare l’accaduto ai carabinieri della stazione di Col San Martino e prelevare il resto del denaro presente nel conto corrente postale, prima che questo potesse volatilizzarsi, per poi trasferirlo in quello bancario, mettendo così al sicuro i soldi rimasti.
A fine dicembre, controllando il resoconto dei movimenti del conto corrente postale intestato alla parrocchia della Natività della Beata Vergine di Miane, conto dedicato ai versamenti delle offerte di fedeli e che hanno deciso di contribuire al restauro del santuario, si è reso conto dell’anomalo prelievo eseguito a beneficio di un conto corrente oltremanica. Don Maurizio ha cercato subito di capire dove fossero finiti quei soldi. Si è pure recato all’ufficio postale del paese per avere dei chiarimenti, ma di fatto la somma, 1.170 euro frutto di donazioni pro Carmine, si era volatilizzata. E, temendo che altri movimenti anomali potessero essere eseguiti, ha subito prelevato i soldi presenti in quel conto. Una vera e propria truffa ai danni della parrocchia di Miane. I pirati informatici, gli hacker, si sono impossessati delle credenziali di accesso al conto postale parrocchiale, quindi hanno operato come se fossero stati gli intestatari e spostato parte dei soldi.
Il parroco don Maurizio, che in questi giorni è assente per gli esercizi spirituali, non nasconde il proprio rammarico: «Questa truffa ha colpito la nostra parrocchia e il santuario del Carmine, al cui restauro quei soldi erano destinati». Si trattava di offerte arrivate da parrocchiani e non, frutto anche di sacrifici, che i truffatori hanno sottratto con abilità informatiche. Il parroco si è anche informato se esista o meno una qualche forma di risarcimento per il raggiro subito. Quanto al restauro del santuario della Madonna del Carmine, che si trova nella valletta del Visnà, la somma raccolta al 6 gennaio ha toccato i 227.017,44 euro. «Dall’attivo di 7.017,44 euro vanno però tolti i 1.170 euro sottratti da un hacker – puntualizza don Maurizio -, l’operatore informatico che si è introdotto nel conto della parrocchia. Speriamo di poter essere rimborsati dalle Poste». Con la somma raggiunta per l’avvio dei lavori, la parrocchia conta di partire con il restauro del santuario in primavera. Il progetto è già pronto e con febbraio sono attesi i preventivi delle ditte edili interpellate dalla parrocchia. Il santuario sarà rimesso a nuovo nel suo bicentenario di consacrazione.
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