VITTORIO VENETO - Col 3-0 sull’Opitergina nella finale del Trofeo Veneto di Promozione l’adrenalina era a mille e pure il tasso alcolico anche se non è la prima volta che gli ultras del Treviso si lasciano andare a violenze, vandalismi e insulti di stampo razzista. Il fondo è stato toccato mercoledì pomeriggio dopo il fischio finale allo stadio Barison di Vittorio Veneto. Un gruppo di 15 ultras, molti dei quali già noti alle forze dell’ordine come esponenti dell’estrema destra veneta, hanno aggredito e picchiato a sangue due marocchini la cui unica colpa è stata di incrociarli per strada, mentre tornavano ai pullman. Un 43enne, che rientrava a casa in bici con la figlia 13enne, è stato insultato e preso a calci e pugni davanti al condominio. Il pretesto una maglietta del Real Madrid, ma il sospetto è il razzismo. In suo aiuto ha tentato di intervenire un connazionale e vicino di casa 22enne, che neanche il tempo di scendere, è stato raggiunto da 3 o 4 energumeni che, sfondato il portone d’ingresso, l’hanno colpito a ripetizione tra collo e testa, spaccandogli il naso. Poco dopo, erano circa le 18, sono intervenuti carabinieri e agenti della Digos, che hanno identificato i tifosi del pullman poi fatto partire per Treviso.
Ultimo aggiornamento: 08:15
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