Trovata la pistola dell'agguato. In un video ripresa tutta la scena

Mercoledì 6 Febbraio 2019 di Alessia Marani e Mirko Polisano
Manuel Mateo Bortuzzo
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C'è una svolta nelle indagini sulla sparatoria all'Axa: chi ha premuto il grilletto contro Manuel Mateo Bortuzzo (La diagnosi choc - Manuel resterà paralizzato) si è liberato del revolver durante la fuga gettandolo in un prato di Acilia, borgata limitrofa al quartiere residenziale.

L'ULTIMA INTERVISTA


L'UNICO TESTIMONE E' LA FIDANZATA I genitori della fidanzata: «Nostra figlia è terrorizzata, quegli spari non li scorderà più»

La pistola è stata rinvenuta e sequestrata dagli agenti della Squadra Mobile ieri pomeriggio e ora è nei laboratori della Scientifica in attesa di essere analizzata. Come il proiettile estratto dalla colonna vertebrale dell'atleta diciannovenne, originario di Treviso e a Roma dall'autunno scorso per allenarsi con le Fiamme Gialle e che ora non potrà più muovere le gambe. Alcune perizie, irripetibili, potranno essere svolte solo dopo che nell'inchiesta entreranno formalmente i primi indagati.
 
 

Fin dal primo momento alcune testimonianze avrebbero indirizzato l'attenzione degli investigatori su una gang che si annida tra le case popolari del cosiddetto Villaggio Giuliano, un agglomerato di palazzine popolari tra il centro di Acilia e l'Axa, e Dragona, località non distante. Si tratterebbe di elementi contigui al mondo criminale che ruota attorno agli affari dei Casalesi che, in questa borgata cresciuta a dismisura dagli anni 90 in poi, hanno messo le mani su slotmachine e usura.

IL PADRE SCONVOLTO


Un vecchio vizio di questa parte della città, il prestare soldi a strozzo, che ha visto crescere all'ombra della Banda della Magliana, boss di spessore  vicini alla Nuova Camorra Organizzata di Raffele Cutolo e cravattari di rango sempre pronti a dare una mano. Un filo che, nonostante i morti ammazzati e le inchieste giudiziarie susseguite negli anni, forse, non si è mai interrotto. E che si avvale di tirapiedi e picchiatori specializzati nel recupero crediti.

IL VIDEO
Di certo nelle indagine sui tre colpi esplosi sabato notte all'Axa - uno solo ha raggiunto Manuel - c'è che due giovani, uno sicuramente con il casco chiaro indosso, si sono avvicinati al ragazzo e alla fidanzata Martina, a bordo di uno scooterone scuro mentre erano a comprare le sigarette a un distributore automatico all'angolo con via Menandro. Uno gli ha urlato qualcosa contro come per chiamarlo, lui si è voltato e ha aperto il fuoco. Mirando non alle gambe, ma al torace, proprio per uccidere. La scena è ripresa dalla telecamera esterna della tabaccheria. L'atleta cade a terra e si tocca le gambe, come se non le sentisse più. Poi via, il motorino si dilegua verso via di Acilia. Quando i poliziotti arrivano sul posto, a piedi, è l'1.57. Poco prima erano stati chiamati per una rissa al pub irlandese sull'altro lato, in cima alla piazza, a circa 150 metri di distanza. Diluvia. Stanno prendendo informazioni su chi era presente, ma la decina di ragazzi che era coinvolta, cinque contro cinque, è sparita. Poi il rumore dei tre colpi e la scoperta, dopo poco, che c'è un giovane a terra dall'altra parte, che sembra morto.

I DUBBI
Uno scambio di persona? Probabile. Qualcuno avrebbe sentito dire a un giovane di Acilia che lasciava il pub subito dopo la scazzottata «vado a prendere la pistola, torno e gli sparo». Manuel in quel pub, però, non ha mai messo piede, come conferma anche il proprietario. Era andato con Martina e gli amici, ma erano stati scoraggiati da alcuni ragazzi nel parcheggio che li avevano avvisati dell'imminente chiusura causa rissa. Hanno incrociato anche la polizia che arrivava. Un giro rapido sulla Smart verso un altro pub a 500 metri, già chiuso anche quello, e la decisione di tornare in piazza per acquistare le sigarette. Possibile, invece, che gli obiettivi dei sicari fossero proprio Manuel e/o la fidanzata, 16 anni appena? I poliziotti non escludono nulla. Stanno scandagliando abitudini, frequentazioni e passato di entrambi. Forse qualcuno si era invaghito di Martina e ha visto come il fumo negli occhi Manuel? Solo ipotesi che, però, al momento non hanno riscontri.
Di sicuro la ragazza adesso ha paura. «È terrorizzata che qualcuno possa farle del male perché era con lui quando hanno sparato», dicono gli amici.

Ultimo aggiornamento: 16:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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