MONTEBELLUNA - Cercasi segretaria con mentalità aperta nei confronti del proprio capo. Già l'incipit non lasciava presagire nulla di buono. Ma, alla richiesta di chiarimenti, una ventiduenne residente in provincia di Treviso si è vista rispondere papale papale da un sedicente imprenditore del montebellunese: "Disponibile fisicamente".
Il poco costruttivo colloquio di lavoro si è svolto pochi giorni or sono sulla piattaforma subito.it.
Il posto in questione è in un ufficio dell'alacre Nordest. Copione tipo: lei giovane, desiderosa di migliorarsi, alla ricerca di un impiego, piena di speranze. Lui: professionista di lungo corso, scafato, disinvolto. In palio un posto come segretaria/receptionist. Ma il confronto ha esiti davvero imprevisti. «Non credevo a quel che stavo leggendo - spiega Nicoleta - pensavo si trattasse di una battuta. Invece, evidentemente, per il signore in questione si tratta di una routine».
Di fronte al suo smarrimento il professionista ha anche cercato di tranquillizzarla. Niente di particolare-soggiunge- Con la mia precedente segretaria ho avuto questo accordo per 7 anni e non c'è stato nessun problema. Massima discrezione. Insomma conta la preparazione, conta l'esperienza, ma senza il benefit l'impiego non si ottiene. Nicoleta Capatina è nata a Chisinau, ma da 17 anni vive a Ponzano. Studi regolari, parla correntemente 4 lingue e oggi lavora part-time in una sala slot. «Volevo cercare un lavoro come segretaria e siccome molte persone di mia conoscenza avevano trovato grazie agli annunci di subito.it ho caricato i miei dati e i miei recapiti». Pochi giorni dopo arrivano le richieste di colloquio. «Molte regolari e perbene, ma 5 con proposte indecenti». Nicoleta non sa come spiegarsi questo fatto: gli interlocutori dall'altra parte del telefono parlano con grande tranquillità. «Ho iniziato a pensare che si comportassero così perché vedono un nome straniero e le lingue parlate. Sbaglierò ma mi pare che si tenda a fare di tutta l'erba un fascio». La ventiduenne spiega infatti che alle sue amiche non sono mai capitate situazioni del genere. A lei invece arriva anche la sesta chiamata.
BERSAGLIO
Quella dell'imprenditore montebellunese che sta cercando una segretaria con alcune particolarità. Nicoleta è sdegnata, lui non si scompone. «La cosa incredibile è che mi ha risposto in tutta tranquillità, come se la marziana fossi io». La domanda, a questo punto sorge spontanea: ma se andava così d'accordo con la precedente segretaria, perché assumerne una nuova?
«Mi ha spiegato che la ragazza si sposa e va ad abitare in un'altra città. E quindi ha bisogno di una nuova collaboratrice». L'aspirante receptionist non si dice però animata da desideri di vendetta. «Non sono una moralista, io non lo faccio ma non giudico chi lo fa. La cosa un po' stupefacente è che le persone siano così dirette al primo colloquio, questo mi lascia senza parole. Credo che approcci del genere possano creare dei traumi e quindi dico alle mie coetanee: state attente. E se dovete andare ad un colloquio ma non vi sentite tranquille, fatevi accompagnare». La ragazza spiega anche la decisione di rendere pubblico l'ultimo scambio con l'imprenditore. «Ci metto la faccia perché qualcuno potrebbe pensare che io stia cercando pubblicità. Non è così, a me serve un lavoro. Ma onesto e non a tutti i costi».
Le piattaforme on line hanno qualche incognita perché forse, schermati dietro una mail o una cornetta, anche i datori di lavoro hanno meno remore. «Però subito.it è un ottimo strumento: moltissime persone trovano lavoro e io stessa ho sostenuto colloqui perfettamente regolari. Però 6 richieste di questo tipo in due settimane sono troppe. Mi chiedono certe cose perché sono moldava? Perché parlo il rumeno? Sinceramente comincia a venirmi il dubbio».
Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 10:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il poco costruttivo colloquio di lavoro si è svolto pochi giorni or sono sulla piattaforma subito.it.
Il posto in questione è in un ufficio dell'alacre Nordest. Copione tipo: lei giovane, desiderosa di migliorarsi, alla ricerca di un impiego, piena di speranze. Lui: professionista di lungo corso, scafato, disinvolto. In palio un posto come segretaria/receptionist. Ma il confronto ha esiti davvero imprevisti. «Non credevo a quel che stavo leggendo - spiega Nicoleta - pensavo si trattasse di una battuta. Invece, evidentemente, per il signore in questione si tratta di una routine».
Di fronte al suo smarrimento il professionista ha anche cercato di tranquillizzarla. Niente di particolare-soggiunge- Con la mia precedente segretaria ho avuto questo accordo per 7 anni e non c'è stato nessun problema. Massima discrezione. Insomma conta la preparazione, conta l'esperienza, ma senza il benefit l'impiego non si ottiene. Nicoleta Capatina è nata a Chisinau, ma da 17 anni vive a Ponzano. Studi regolari, parla correntemente 4 lingue e oggi lavora part-time in una sala slot. «Volevo cercare un lavoro come segretaria e siccome molte persone di mia conoscenza avevano trovato grazie agli annunci di subito.it ho caricato i miei dati e i miei recapiti». Pochi giorni dopo arrivano le richieste di colloquio. «Molte regolari e perbene, ma 5 con proposte indecenti». Nicoleta non sa come spiegarsi questo fatto: gli interlocutori dall'altra parte del telefono parlano con grande tranquillità. «Ho iniziato a pensare che si comportassero così perché vedono un nome straniero e le lingue parlate. Sbaglierò ma mi pare che si tenda a fare di tutta l'erba un fascio». La ventiduenne spiega infatti che alle sue amiche non sono mai capitate situazioni del genere. A lei invece arriva anche la sesta chiamata.
BERSAGLIO
Quella dell'imprenditore montebellunese che sta cercando una segretaria con alcune particolarità. Nicoleta è sdegnata, lui non si scompone. «La cosa incredibile è che mi ha risposto in tutta tranquillità, come se la marziana fossi io». La domanda, a questo punto sorge spontanea: ma se andava così d'accordo con la precedente segretaria, perché assumerne una nuova?
«Mi ha spiegato che la ragazza si sposa e va ad abitare in un'altra città. E quindi ha bisogno di una nuova collaboratrice». L'aspirante receptionist non si dice però animata da desideri di vendetta. «Non sono una moralista, io non lo faccio ma non giudico chi lo fa. La cosa un po' stupefacente è che le persone siano così dirette al primo colloquio, questo mi lascia senza parole. Credo che approcci del genere possano creare dei traumi e quindi dico alle mie coetanee: state attente. E se dovete andare ad un colloquio ma non vi sentite tranquille, fatevi accompagnare». La ragazza spiega anche la decisione di rendere pubblico l'ultimo scambio con l'imprenditore. «Ci metto la faccia perché qualcuno potrebbe pensare che io stia cercando pubblicità. Non è così, a me serve un lavoro. Ma onesto e non a tutti i costi».
Le piattaforme on line hanno qualche incognita perché forse, schermati dietro una mail o una cornetta, anche i datori di lavoro hanno meno remore. «Però subito.it è un ottimo strumento: moltissime persone trovano lavoro e io stessa ho sostenuto colloqui perfettamente regolari. Però 6 richieste di questo tipo in due settimane sono troppe. Mi chiedono certe cose perché sono moldava? Perché parlo il rumeno? Sinceramente comincia a venirmi il dubbio».
