PAESE - «Sono molto, molto, molto dispiaciuta che il professor Giuseppe Falsone non si sia sentito tutelato. Io l'ho difeso personalmente, anche fisicamente, frapponendomi fra lui e i genitori del ragazzo al momento dell'aggressione. Gli ho fatto da scudo umano, assieme alla mia vicaria. Per quanto riguarda la scuola, posso assicurare che sono state attivate tutte le procedure possibili. Il riserbo è dovuto al fatto che gli avvenimenti sono oggetto di indagine. L'istituto agisce sempre in una logica di tutela dei docenti, dei minori e dell'istituzione».
Adesso parla Paola Rizzo, dirigente scolastica dell'istituto comprensivo Casteller di Paese, oltre che reggente dell'istituto comprensivo di Istrana. La preside si dice oltremodo dispiaciuta per la lettera che il professor Falsone ha scritto al ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, dopo l'aggressione subita lo scorso 23 dicembre all'interno delle scuole medie di viale Panizza, quando venne preso a spintoni e ceffoni da un genitore per aver rimproverato suo figlio, appoggiandogli una mano sulla spalla per invitarlo a uscire durante la ricreazione. Preside, il docente si è sentito abbandonato: non solo ha subito l'aggressione, ma adesso si ritrova anche con un procedimento disciplinare aperto a suo carico dalla scuola.
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