Investita al buio da un motorino pirata:
infermiera muore in sella alla sua bici

Giovedì 30 Agosto 2012 di Nello Duprè
Il luogo dell'incidente a Quinto: sulla destra la bicicletta
TREVISO - Tamponata da un ciclomotore mentre in bicicletta percorreva una strada buia, ha battuto la testa sull’asfalto ed morta in pochi minuti. Il ciclomotorista, invece, si dato alla fuga e ora ricercato. La vittima si chiama Lucia Cendron, 57 anni, infermiera residente a Quinto (Treviso), a poche centinaia di metri dal luogo della tragedia.



Lucia, ieri sera, aveva preso tutte le precauzioni possibili. In bici, certo, col buio, lungo una via lunghissima, stretta e sinuosa della periferia trevigiana. Ma col giubbetto catarifrangente. Perchè su quel tipo di strade non c’è mai da fidarsi. Non è bastato. Intorno alle 21, mentre stava andando a visitare un parente, è stata travolta alle spalle da un ciclomotore Ciao di colore bianco all’altezza di una semicurva. Un tamponamento in piena regola, anche abbastanza inspiegabile, nonostante la visibilità fosse davvero scarsa. Il ciclomotorista l’ha quasi sollevata da terra ed è stato lui stesso sbalzato dal sellino, salvo mantenere un minimo controllo del mezzo. La donna ha cacciato un urlo, di dolore e di sorpresa, poi ha picchiato con violenza il capo sull’asfalto e lì è rimasta. Una ragazza che abita proprio di fronte, quell’urlo l’ha sentito e molto bene. È corsa fuori, con sinistri presagi, e ha trovato la donna esanime. Le si è avvicinata, giusto il tempo di sentirla borbottare qualche parola sconnessa, poi l’ha vista perdere i sensi.



L’incidente è successo - dicevamo - in via dei Brilli, la strada che collega la Noalese con via Boiago, più a nord. Lucia era appena uscita dalla sua casa di via Francesco Parri, una laterale. Qualche colpo di pedale e dal nulla è sbucato il ciclomotore. In sella, secondo le testimonianze, un uomo, probabilmente di giovane età, che dopo l’impatto si è anche fermato. Ma la drammaticità della situazione ha avuto la meglio sulla sua coscienza e l’ha convinto a dileguarsi nell’oscurità, non prima che qualche residente riuscisse a scorgere lo scintillìo del motorino e di un casco anch’esso di colore chiaro, bianco o giallo. Sul posto i soccorsi sono arrivati dopo 8 minuti: l’ambulanza dal Ca’ Foncello, la Polstrada di Treviso e anche una pattuglia della polizia locale di Treviso che si trovava nelle vicinanze.



L’intervento del Suem è stato inutile: all’arrivo degli operatori l’infermiera era già morta. Non è rimasto che affidare a un’agenzia di pompe funebri la rimozione della salma, cosa che è avvenuta un’ora più tardi. Nel frattempo un capannello di almeno trenta persone ha gremito la via, ognuno con le proprie domande senza risposta. E nella notte è scattata la caccia al pirata.
Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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