La città stratificata: dalle antiche prigioni asburgiche di Treviso fino a Sarajevo

Mercoledì 20 Giugno 2018
Le prigioni asburgiche di Treviso
TREVISO - Come coniugare i processi di trasformazione ed evoluzione di una città con la continuità del depositarsi della memoria storica? Da questa domanda parte il talk "Architecture by the city", che si pone l’obiettivo di indagare il rapporto in architettura tra stratificazione della storia urbana e la sua evoluzione dentro lo spazio della città. Si partirà da alcuni esempi tipici di Treviso - come la recente restituzione alla città delle antiche prigioni asburgiche in luogo aperto alla cultura - , si passerà attraverso alcune testimonianze di città del centro Italia, per arrivare fino a Sarajevo. L'appuntamento è per mercoledì 20 giugno, alle ore 18, a Palazzo Giacomelli (ingresso gratuito e aperto a tutta la cittadinanza).

Il talk tenta una sintesi tra istanze apparentemente contrapposte: conservazione e trasformazione come processi che si mutuano e si intersecano nell’organizzazione evolutiva dello spazio della città. Il confronto tra diverse realtà italiane ed estere punta a stimolare la riflessione sulle opportunità di ciascuna città – Treviso in primis – di far evolvere i suoi luoghi storici con un rinnovamento di significato, per evitare la stasi e la rinuncia ad abitare lo spazio urbano del centro storico.
 
Protagonisti dei talk sono Paolo Iotti e Marco Pavarani (Studio Iotti+Pavarani), che porteranno la loro esperienza di riscrittura urbana all’interno di luoghi italiani complessi per la loro stratificazione storica - aercheologica; e Adi Corovic’ (Consulente commissione per la tutela dei monumenti nazionali di Bosnia e Herzegovina)  che racconterà della particolarità dei suoi interventi in contesti come Sarajevo, città simbolo del tentativo di azzeramento di una memoria collettiva. Il dibattito finale sarà moderato da Simone Gobbo (studio DEMOGO), con Matteo Zoppas (presidente Confindustria Veneta), Marisa Fantin (Urban Meta), Anna Buzzacchi (presidente FOAV) e Marco Pagani (presidente OAPPC Treviso).
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