Azienda a fuoco, 10 operai a rischio. ​«Finestre chiuse e lavate la verdura»

Martedì 27 Marzo 2018 di Fulvio Fioretti
Azienda a fuoco, 10 operai a rischio. «Finestre chiuse e lavate la verdura»

REFRONTOLO - Danni per milioni di euro e dieci lavoratori che vedono il loro posto a rischio, e la certezza della cassa integrazione. Il devastante incendio alla Ovag di Refrontolo in zona Crevada, domenica sera ha colpito duramente la fabbrica. Ieri i primi provvedimenti per la salute pubblica: Uls 2 e Arpav hanno consigliato vivamente di non svolgere attività all'aperto, tenere chiuse le finestre e lavare accuratamente frutta e verdura provenienti dagli orti, almeno fino a nuova comunicazione. È stato il distretto di Pieve di Soligo dell'azienda sanitaria Uls 2 Marca Trevigiana a darne subito comunicazione, evidenziando che essendo divampate le fiamme nelle ore notturne, «l'impatto diretto sulla popolazione è stato di scarso rilievo in quanto le fabbriche erano chiuse e i pochi residenti si trovavano all'interno delle proprie abitazioni».
 

 


Ieri l'apprensione era lo stesso molto alta: il timore che potesse essersi sprigionata nell'aria della diossina c'era in effetti, anche se le prime indicazioni sono state tranquillizzanti. Però le precauzioni in questi casi non sono mai troppe e in attesa di valutare gli esiti degli accertamenti per un eventuale inquinamento sul territorio, l'avviso dell'Arpav e dell'Usl è stato chiaro per i comportamenti da tenere almeno in via prudenziale almeno nelle immediate vicinanze del luogo dell'incendio, e comunque nei comuni interessati, Refrontolo e San Pietro di Feletto...


 
 

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