Il mondo del pugilato si mobilita per l'ex campione Bepi Ros

Mercoledì 9 Agosto 2017 di Fulvio Fioretti
Bepi Ros, 75 anni
SUSEGANA - Che la sua notorietà a livello internazionale nel mondo della boxe non sia ancora scemata lo dimostra il fatto che solo qualche giorno fa ha ricevuto la visita dell'ex campione mondiale dei pesi Mosca della Wba alla fine degli anni 80, il 55enne colombiano Fidel Bassa. Anche lui ha reso omaggio al vecchio campione Bepi Ros, il pugile mai andato ko - un record per i massimi - e che ora a 75 anni combatte strenuamente, con la moglie Maria e la figlia Patrizia per non andare al tappeto contro la malattia che da qualche mese lo costringe all'immobilità su una sedia a rotelle.

Al primo piano della sua casa di via Casoni, però le sue donne ormai non ce la fanno più a farlo scendere al pianterreno, per portarlo almeno in giardino. Tre anni fa hanno dovuto chiudere il bar che gestivano con lui al piano terra, per assisterlo, giorno e notte. «Lui è sempre un omone, pesante, e se non gli va a genio qualcosa, o sente dolore quando cambiamo le bende delle piaghe, mena ancora qualche castagna scherza Patrizia Le spese per le cure davvero corrono. La macchina si è fermata. Diabete e Alzheimer lo fanno soffrire. Stiamo pensando di spostarlo al piano di sotto, ma ancora non è possibile e così se ne sta allora tutto il giorno in casa».
Per questo si è mobilitato anche il mondo della boxe locale, raccogliendo l'appello del sito internet boxeringweb.net. Classe 1942, Giuseppe Bepi Ros è stato uno dei più grandi pesi massimi della boxe italiana. Gli amici in diverse regioni hanno avviato una sottoscrizione per riuscire a far dotare la sua abitazione di un montacarichi o almeno un montascale, in modo che possa almeno scendere in giardino a prendere un po' d'aria.
Per il Veneto il coordinatore dell'iniziativa è Mario Braido, già presidente provinciale della Federciclismo, amico di Ros e grande appassionato di boxe. «Va aiutato perché è sempre stato un umile, un buono, corretto, ha avuto problemi enormi una volta smesso - dice - Dobbiamo dare una mano alla sua famiglia. Personalmente sto verificando di poter fargli avere anche una carrozzina-poltrona munita di cingolo per poter fare le scale».
In Comune la situazione è conosciuta, il vecchio campione è seguito dai servizi sociali, le assistenti domiciliari e le infermiere del territorio, come per tutti i cittadini in condizioni del genere, come conferma il sindaco Vincenza Scarpa: «Se viene fatta la richiesta di montacarichi in comune, si potrà senz'altro fare, c'è anche il contributo. Se è possibile dopo le opportune valutazioni non credo ci saranno problemi».

La figlia Patrizia è riconoscente con quanti si stanno muovendo: «Si vede che non manca la solidarietà nel mondo della boxe, speriamo di poter risolvere qualcuno dei problemi che quotidianamente si presentano nel gestire mio papà. Anche mamma è anziana, comincia a soffrire fisicamente la situazione».
Ultimo aggiornamento: 16:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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