ODERZO - Ha perso una mano e ha riportato gravi lesioni al torace e ad un occhio a causa dell'esplosione di un ordigno. Una deflagrazione tremenda che avrebbe potuto costargli la vita. Vittima di questo incidente Teddy Battistutti, giostraio di 27 anni, arcinoto alle forze dell'ordine della Marca, che ora si trova ricoverato all'ospedale di Oderzo. Il giovane, residente con il padre Franco a Musano di Trevignano, si era presentato poco dopo la mezzanotte di ieri al pronto soccorso del nosocomio opitergino in condizioni gravissime: qualcuno lo aveva certamente accompagnato fin li, lasciandolo poi solo.
Il 27enne, sedato, presentava lesioni compatibili appunto con l'esplosione di un ordigno: prima di essere sedato ha raccontato ai medici di aver trovato un fantomatico residuo bellico sul greto del fiume Piave e di essere stato investito dalla deflagrazione maneggiandolo. Per Battistutti, dopo le prime cure a cui è stato sottoposto a Oderzo, è scattato il trasferimento al Ca' Foncello di Treviso.
La versione fornita, per ora senza riscontri, non convince gli investigatori: l'ipotesi è che Teddy Battistutti possa essere rimasto ferito da un ordigno artigianale che stava maneggiando o preparando per un eventuale utilizzo. Solitamente, trapela dagli investigatori, si utilizzano per creare gli ordigni, zone nascoste, all'aperto ma lontane da occhi indiscreti.
Ultimo aggiornamento: 16:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il 27enne, sedato, presentava lesioni compatibili appunto con l'esplosione di un ordigno: prima di essere sedato ha raccontato ai medici di aver trovato un fantomatico residuo bellico sul greto del fiume Piave e di essere stato investito dalla deflagrazione maneggiandolo. Per Battistutti, dopo le prime cure a cui è stato sottoposto a Oderzo, è scattato il trasferimento al Ca' Foncello di Treviso.
La versione fornita, per ora senza riscontri, non convince gli investigatori: l'ipotesi è che Teddy Battistutti possa essere rimasto ferito da un ordigno artigianale che stava maneggiando o preparando per un eventuale utilizzo. Solitamente, trapela dagli investigatori, si utilizzano per creare gli ordigni, zone nascoste, all'aperto ma lontane da occhi indiscreti.