Gruppo Coin, un trevigiano al vertice: Giorgio Rossi nuovo presidente

Lunedì 12 Novembre 2018
lo storico negozio di Coin a Treviso
TREVISO - Un trevigiano alla guida del gruppo Coin, colosso della moda e della distribuzione. Ieri il cda della società ha nominato Giorgio Rossi, 64 anni, presidente della società. Una svolta.

Rossi è un manager ben radicato in città ma con uno sguardo che spazia su moltissimi campi. Nato a Treviso, laureato in Economia e Commercio all'Università Ca' Foscari di Venezia, ha iniziato la propria carriera nell'azienda di famiglia attiva nel commercio di tessuti, per fondare poi negli anni '80 il marchio Norton & Wilson - concept di ispirazione anglo americana. L'azienda si è consolidata fino a diventare leader di settore, con numerosi brand nazionali e internazionali che hanno siglato accordi di licenza con Norton & Wilson, tra cui Ritz Saddler, con distribuzione nelle più prestigiose boutique del mondo e nei monomarca in Italia e all'estero. Dalla fine degli anni '90, dopo la cessione delle attività del tessile, Rossi si dedica al settore immobiliare. In passato, è stato anche Presidente del Sistema Moda di Unindustria Treviso.

LA SOCIETA' Coin S.r.l. gestisce Coin, la più diffusa catena di department store in Italia, oltre ai premium contemporary department store Coin Excelsior di Roma Cola di Rienzo e Milano CityLife e alla rete Coincasa dedicata all'home decoration. Le insegne hanno generato nel corso dell'esercizio 2017 un fatturato netto pari a 400 milioni di euro. A marzo 2018 Coin srl è stata acquisita dal management team di Coin e da altri investitori. Nel nuovo ruolo, Giorgio Rossi, già azionista della società, metterà a disposizione dell'azienda le proprie competenze imprenditoriali e la propria conoscenza del settore immobiliare.
IL FUTURO Nei programmi di consolidato e sviluppo della società, gioca un importante ruolo anche il punto vendita di Treviso, uno dei simboli del centro storico. In queste settimane si sta giocando una partita molto delicata che ha in ballo un possibile cambio di sede. La Coin ritiene troppo elevato il canone annuale chiesto per rimanere in Corso del Popolo, si parla di circa 700mila euro ogni dodici mesi, e la proprietà si sta guardando attorno. Resta in ballo la possibilità di acquistare Ca' Spineda, trasformandola in uno store di primissimo livello e aperto all'alta moda: un trasloco del genere modificherebbe il volto del centro, oltre che rappresentare una cambio di rotta non da poco per Fondazione Cassamarca. In quel caso gli uffici adesso a Ca' Spineda troverebbero spazio in piazzetta Monte di Pietà, nello splendido palazzo storico in parte occupato dalla sede amministrativa di Unicredit.
 
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