Geox, cambio al vertice: Borgo è il nuovo amministratore delegato

Venerdì 13 Gennaio 2017
Gregorio Borgo
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Cambio della guardia a sorpresa in Geox. Da ieri l'ex Pirelli Gregorio Borgo è il nuovo amministratore delegato al posto di Giorgio Presca, arrivato nel settembre del 2012 e uscito consensualmente con un bonus di 4,35 milioni lordi a fronte della risoluzione consensuale del rapporto. Non sono stati previsti impegni di non concorrenza ed è stato sottoscritto un divieto di storno di dipendenti e collaboratori per un anno.
Il gruppo trevigiano delle calzature e dell'abbigliamento da un miliardo circa di fatturato non spiega nello specifico la scelta del manager internazionale di Pirelli, ma da alcuni osservatori la nomina di Borgo viene definita come una mossa aggressiva proprio mirata a conquistare ulteriore spazio sui mercati esteri. Geox oggi raccoglie circa il 30% del suo fatturato ancora in Italia (mercato in crescita) e l'80% complessivo in Europa. La quota asiatica dunque per esempio rimane ancora marginale. Questo potrebbe essere il target di Borgo, cooptato già in cda.
Nato a Torino nel 1964, Gregorio Borgo, proviene dal gruppo Pirelli dove è stato direttore generale operations del settore pneumatici fino al 31 dicembre 2016. Le sue responsabilità erano estese alle unità organizzative legate alla gestione operativa (Manufacturing, Supply Chain, Marketing and Sales), alle Business Unit e alle diverse Regions. Precedentemente ha ricoperto, nel gruppo, posizioni di gestione di business globali in particolare nell'area del marketing e commerciale, sia presso il quartier generale sia a livello internazionale, dal Nord America al Giappone e alla Cina. In particolare dal 2011 al 2013 è stato a capo dell'area Asia-Pacific.
Il presidente di Geox non a caso ha sottolineato in una nota la significativa esperienza internazionale e l'approccio manageriale strutturato di Borgo, del quale non è stato reso noto lo stipendio. Di sicuro non possiede azioni di Geox.
Presca è stato artefice del consolidamento e del rilancio di Geox dopo la crisi della fine degli anni Duemila. Nel 2014 il gruppo trevigiano segnava ancora perdite, nel 2015 invece è tornato il dividendo (0,06 euro per azione). Il precedente piano di svuluppo prevedeva 700 nuove aperture in tre anni in Asia e in particolar modo in Cina (1.150 corner il target 2018). Elemento chiave, accanto alla razionalizzazione della rete retail (che doveva salire nel complesso a 1.190/1.260 negozi dagli attuali 1.161), lo sviluppo dell'e-commerce. Geox ha chiuso i primi nove mesi del 2016 con ricavi consolidati in aumento del 4,3% a 739,3 milioni (+ 4,7% a cambi costanti). Le calzature hanno rappresentato il 90% del giro d'affari e le previsioni sul 2017 erano ottimistiche.
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Ultimo aggiornamento: 16:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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