Allarme furti in casa: nel 2018
sono aumentati del 10 per cento

Giovedì 28 Febbraio 2019 di Alberto Beltrame
MOLTIPLICATI I raid dei ladri, specialmente per quanto riguarda i furti in casa, nel 2018 sono passati da 2.544 del 2017 ai 2.840 del 2018
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Più della metà dei delitti denunciati nel 2018 in provincia di Treviso sono furti. E a incidere sempre di più sono proprio quelli in casa, aumentati in un solo anno dell’undici per cento. Non si tratta solo di “percezione”, ma di numeri che evidenziano come le razzie dei topi d’appartamento siano nettamente aumentate nell’ultimo anno. Ad evidenziare il fenomeno sono i dati sull’andamento della sicurezza pubblica in provincia di Treviso presentati ieri mattina dalla Prefettura. «Il trend dell’ultimo quinquennio rimane positivo, considerato che i delitti denunciati sono passati dai 28.288 del 2013 ai 22.667 del 2018 (-20%), nonostante la lieve controtendenza (+1,45%) rispetto ai 22.353 del 2017 - sottolineano dal palazzo del Governo -. I furti rappresentano il 52% dei reati, seguono truffe (10%), danneggiamenti (8%), minacce (2,63%), rapine (0,66%) ed altri delitti (27%)». 


IL TREND
Il 2018, il primo nell’ultimo quinquennio in cui si registra un lieve aumento dei delitti rispetto al trend in discesa iniziato nel 2013, è stato delineato da un sostanziale aumento dei furti in casa. Non sorprendano insomma le iniziative dei privati che dopo allarmi, videocamere e sistemi anti intrusione di ogni tipo, hanno cominciato a unire le forze, e i portafogli, dotando i loro quartieri di vigilantes privati. Non che le cose non siano migliorate rispetto a 4 anni fa, quando venivano denunciati, nel 2014, 4.595 furti in abitazione. La situazione è migliorata per tre anni di fila, passando dai 3.416 furti in casa del 2015 ai 2.544 del 2017. Ma nel 2018 sono tornati ad aumentare, toccando quota 2.840, con una variazione del più 11%. «Nella comparazione quinquennale però - sottolineano dalla Prefettura - i furti totali sono diminuiti del 28% mentre quelli in abitazione addirittura del 30%». Insomma, nel lungo periodo la situazione è migliorata, ma gli ultimi dati non possono non essere presi come un campanello d’allarme.
 
PORTO D’ARMI
Se da un lato aumentano i furti, dall’altro si registra un considerevole aumento del numero delle armi da fuoco in circolazione. Tolte le licenze per uso personale, che rimangono invariate (189), nell’ultimo anno sono cresciute sia quelle per porto di fucile per uso caccia, dalle 9.897 del 2017 alle 9.995 del 2018 (più di 500 in più rispetto alle 9.429 del 2015), che quelle per uso sportivo, dalle 10.209 del 2017 alle 10.527 del 2018, (700 licenze in più rispetto al 2015). L’impressione, tutta da confermare, è che tra queste richieste vi siano anche esigenze legate alla sicurezza. Di contro, è aumentato il numero di divieti di detenzione d’armi da fuoco, passati dai 34 del 2017 ai 45 del 2018.
ALTRI REATI
I dati relativi a reati di certo più gravi dei furti sono piuttosto confortanti (fatta eccezione per lo spaccio e il consumo di stupefacenti, di cui si parla nell’articolo a fondo pagina). Il numero degli omicidi volontari è in linea con gli anni precedenti (da 4 a 3), i casi di usura sono azzerati ( da 11 a 0), mentre crescono le denunce per estorsione (da 61 a 70) anche se la Prefettura sottolinea che si tratta per lo più di casi riconducibili ad “esercizi arbitrari delle proprie ragioni”. Le violazioni in materia di assegni bancari sono passate in un anno da 914 a 1.037 (rispetto alle 1.365 del 2016); le sanzioni in materia di trasporto abusivo sono diminuite da 278 a 218 e pure le patenti ritirate sono calate, passando dalle 1.589 del 2016 alle 1.320 del 2017 fino alle 1.243 del 2018 (di cui 603 per guida in stato d’ebbrezza e 59 per uso di sostanze stupefacenti). 
RICHIEDENTI ASILO
Nel bilancio della Prefettura si fa anche il punto sul numero dei richiedenti asilo presenti ad nella Marca. Due anni fa la provincia di Treviso ospitava 2.471 persone. Al 31 dicembre scorso erano 1.467, un migliaio in meno. Ma i centri d’accoglienza, 74 quelli presenti (e che verranno presto accorpati), ad oggi ce ne accolgono 1.300. Sul fronte immigrazione, il numero di espulsioni sono scese da 162 a 153 ma sono aumentati sia gli accompagnamenti alla frontiera, da 32 a 40, sia quelli ai Cie, da 11 a 15.
Ultimo aggiornamento: 08:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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