Fatture false, coniugi denunciati. Sedi inesistenti a Venezia e Treviso

Venerdì 19 Ottobre 2018
Fatture false, coniugi denunciati. Sedi inesistenti a Venezia e Treviso
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Una frode basata sull'uso di fatture per operazioni inesistenti per un imponibile complessivo di circa un milione di euro e Iva per 250.000 euro. È quello che hanno scoperto gli uomini della Guardia di Finanza di Cesenatico nel corso di una verifica fiscale in capo a una ditta individuale attiva nel campo delle confezioni di abbigliamento.

L'azienda acquisiva lavori di assemblaggio di abbigliamento per importi rilevanti a prezzi concorrenziali sul mercato, sfruttando il fatto che la stessa non versava imposte annotando in contabilità fatture per operazioni inesistenti ricevute da altre imprese. Quanto alla "neutralizzazione" degli utili la società ricorreva a documentazione "emessa" da realtà facenti capo a titolari irreperibili, e con sede - solo cartolare - in Veneto (quattro in provincia di Venezia ed una in provincia di Treviso), autoprodotte dalla stessa azienda di Cesenatico.

Per questa attività sono stati denunciati dalla Fiamme Gialle due coniugi, titolari dell'azienda romagnola, ed è stato disposto il recupero del provento della frode effettuata grazie ad un decreto di sequestro preventivo sulle disponibilità dei due indagati fino a oltre 550.000 euro (pari all'Irpef ed all'Iva evasa) e concesso dal Gip di Forlì.
In esecuzione del provvedimento i finanzieri hanno sequestrato due unità immobiliari per un valore complessivo di 360.000 euro, un'autovettura valutata 25.000 euro, quote societarie ed i saldi attivi sui conti correnti nella disponibilità degli indagati per circa 30.000 euro.
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