TREVISO/CODROIPO - Peculato, falso e abuso d'ufficio: dopo le ipotesi, ieri si è arrivati all'avviso di garanzia per l'assistente sanitaria Emanuela Petrillo, 30 anni, di Casier. La donna è nell'occhio del ciclone perché prima l'Usl di Treviso e, nello scorso fine settimana, quella di Udine-Codroipo le hanno contestato di aver finto di vaccinare migliaia di bambini. Petrillo, dopo quanto avvenuto in Friuli, si è presa alcuni giorni di ferie e rientrerà in servizio la prossima settimana. Il caso si complica per l'assistente sanitaria perché, oltre all'inchiesta penale, le stanno per arrivare richieste di risarcimento, complessivamente, dalle Usl di Udine e Treviso per oltre un milione di euro. L'accusa di peculato, in caso di condanna, prevede, per i comportamenti contestati a Petrillo, una pena che può andare dai 4 ai 10 anni e mezzo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Petrillo, quale incaricata di pubblico servizio, sarebbe entrata nella disponibilità di un bene dello Stato (i vaccini) che poi avrebbe distrutto (o utilizzato in qualsiasi altro modo) per trarne un profitto (anche non materiale). Arrecando un danno di pari controvalore allo Stato e agli utenti. Non a caso le Usl di Udine e Treviso potrebbero chiedere a Petrillo un risarcimento milionario, per dover ricomprare e somministrare i vaccini...
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