Emergenza personale, Dalla Costa furioso: «La Procura è bloccata»

Sabato 22 Luglio 2017 di Denis Barea
Il procuratore di Treviso Michele Dalla Costa
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TREVISO - Michele Dalla Costa allarga le braccia e abbozza un mezzo sorriso. «Sa cosa le dico - racconta al cronista scandendo bene le parole dopo 40 anni di servizio - si sta radicando in me la convinzione che ci sia la volontà di non far funzionare il sistema giustizia». Ieri mattina per il procuratore della Repubblica di Treviso è arrivato il momento di togliersi dei sassolini dalla scarpa e la goccia che ha fatto traboccare definitivamente la pazienza sono i fatti delle ultime 72 ore.
È mercoledì quando Dalla Costa invia una comunicazione al Ministero della Giustizia: chiede che venga dato riscontro ad una precedente missiva, datata 31 maggio e a cui non c'è stata risposta, in cui si sottolineavano le difficoltà a mandare avanti una Procura che lavora ogni giorno sotto organico del 41%. Praticamente manca metà personale. È il 20 luglio, cioè l'altro ieri, quando da Roma arriva una lettera: è firmata dagli uffici del Ministero e informa che a partire da lunedì un funzionario giudiziario in forza a Treviso verrà distaccato presso la Corte di Cassazione.

 
Ultimo aggiornamento: 11:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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