Emergenza nel canile di Ponzano: animali in ipotermia, rischiano di morire assiderati /Come aiutare

Mercoledì 28 Febbraio 2018 di Mauro Favaro
Emergenza nel canile di Ponzano: animali in ipotermia, rischiano di morire assiderati /Come aiutare
10
TREVISO - Nelle prossime ore il vento siberiano farà scendere ulteriormente la temperatura. Nella Marca i termometri resteranno stabilmente sotto lo zero. E per domani è attesa pure la neve. Il clima gelido sta creando numerosi problemi. Anche agli animali che vivono all'aperto. Rischiano di morire assiderati. Nel canile di Ponzano è scoppiata l'emergenza. Alcuni cani sono già andati in ipotermia

«Li abbiamo trovati con una temperatura corporea molto bassa spiega Daniela Trevisan, responsabile della struttura gestita dall'Enpa di Treviso, ente nazionale protezione animali alcuni erano molto provati. Quasi in uno stato di semi-coscienza. Per evitare rischi, li abbiamo spostati, curati e messi sotto le lampade. Una ventina di cani, in particolare, sono stati affidati in modo temporaneo a delle famiglie che si sono rese disponibili». Nei giorni scorsi l'associazione aveva lanciato un appello attraverso i social network per trovare persone pronte a offrire un riparo agli animali più in difficoltà. Una soluzione temporanea per far fronte al grande freddo. E le risposte non sono mancate. «Siamo già arrivati a buon punto rivela Trevisan ci hanno contattato famiglie da Treviso, Villorba, Ponzano ma anche Mira, Portogruaro e addirittura Trieste. La disponibilità è venuta dalla comunità. Non solo da nostri volontari. Questa è una cosa fondamentale. E fa onore alla gente». Ma non è ancora finita. Nel rifugio ci sono ancora cuccioli a rischio a causa del gelo.

Oltre agli stalli temporanei, l'obiettivo dell'Enpa è continuare a sviluppare le azioni di sensibilizzazione per aumentare le adozioni. «Ci sono molti cuccioli che non riusciamo a spostare e che rischiano di morire per colpa del freddo sottolinea la responsabile li scaldiamo con delle lampade. Ma sono piccoli e fragili». Molti sono stati sistemati all'interno della struttura principale del canile. Ci sono cani negli uffici, nei bagni, in cucina, nella stanza riservata ai volontari e anche in infermeria. Ogni angolo riparato e riscaldato torna buono. 

«Anche nei recinti ci sono delle stanzette attrezzate con le lampade per il riscaldamento specifica Trevisan ma quando si arriva di notte a meno sette, il muro si ghiaccia. È angosciante perché non sai mai se il giorno dopo li trovi tutti. L'anno scorso purtroppo abbiamo avuto quattro morti a causa del freddo. Non siamo riusciti a salvarli. In questo periodo andiamo a controllare anche di notte che tutti siano bene». 

Ciò che più serve, attualmente, è cibo proteico. L'Enpa lancia un chiaro appello a riguardo: chi ha la possibilità, si faccia avanti in canile con delle donazioni. «Ne abbiamo veramente bisogno rimarca la responsabile perché con il gelo i cani hanno un dispendio energetico spaventoso. Soprattutto i cani da caccia si trovano in difficoltà maggiori. Per non parlare degli animali anziani. Questo ci serve oggi: cibo valido da dare a queste creature». Nel frattempo si continua con le adozioni. Non sono mai abbastanza. L'associazione affida in media tra i venti e i trenta cani al mese ad altrettante famiglie. Praticamente uno al giorno. Dopo un anno di tregua, però, sono tornati a salire anche i nuovi ingressi. «La cosa sconvolgente è che nonostante la grande attività riguardante le adozioni, il numero di cani all'interno della struttura continua ad aumentare conclude Trevisan entrano tra i venti e i trenta cani al mese. Tutti senza micro-chip». 
Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 12:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci