Elezioni comunali, la sfida entra nel vivo: confronto a distanza fra Salvini e Manildo

Lunedì 9 Aprile 2018
Elezioni comunali, la sfida entra nel vivo: confronto a distanza fra Salvini e Manildo
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Ore 18, piazza dei Signori: centinaia di persone in centro a Treviso per Matteo Salvini, Luca Zaia e altri leader della Lega che presentano Mario Conte, candidato sindaco del centrodestra: «È l'uomo giusto per la città». Ore 18, ex Pagnossin: centinaia di persone ascoltano Giovanni Manildo, sindaco uscente e candidato della coalizione di centrosinistra che, a Officine Treviso, presenta un metodo innovativo di costruire insieme il programma «dei cittadini e per i cittadini. Uno spartito musicale che suoneremo insieme». Così, su due palchi diversi, ieri alla stessa ora è cominciata la corsa alle elezioni del 10 giugno.

MATTEO SALVINI A TREVISO
È finita con una grande foto di gruppo. La più attesa dal popolo della Lega. Davanti all'obiettivo stavolta c'erano tutti i big del Carroccio: il segretario Matteo Salvini, aspirante presidente del Consiglio, come lui stesso si è definito, col governatore Luca Zaia, il candidato sindaco Mario Conte, i neo parlamentari, a cominciare da Dimitri Coin e Massimo Candura, il segretario veneto Gianantonio Da Re e lo Sceriffo Giancarlo Gentilini. Dietro i monitor che rimandavano il vecchio simbolo della Lega, ancora quello con la parola Nord. Ma poco importa. Il tempo degli strappi pare definitivamente alle spalle. La Lega si è mostrata più compatta che mai nel giorno del lancio ufficiale di Mario Conte verso Ca' Sugana. Sotto la loggia dei Trecento si sono assiepate centinaia e centinaia di persone. La folla dei tempi migliori. Tanti amministratori del Carroccio. (...)

L'OFFICINA DI MANILDO CHE CERCA IL BIS
Dopo lo sport, metafora di rigore e regola, ecco l'officina, icona di concretezza e tempio della produttività del (fu) Nordest. Treviso, officine per la città: Giovanni Manildo riceve i cittadini in maniche di camicia e jeans prima di indossare la maglietta con la Super M che 5 anni fa gli portò fortuna. E nell'ex Pagnossin sono circa quattrocento le persone arrivate. C'è la sinistra, ma ci sono anche molti cittadini comuni, aggregati intorno ai 14 tavoli di lavoro. In ognuno di un capogruppo: un ex amministratore o sindaco. «Perché anche la partecipazione ha bisogno di consapevolezza». Oggi è già domani. (...)

 
 
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