TREVISO - La risata è quella dei tempi migliori e lo spirito pure: «Scriverò a Trump per dirgli che è un mio discepolo. E non sto scherzando, lo faccio veramente». Giancarlo Gentilini legge i risultati delle elezioni Usa e gongola. Non è corretto dire che si riveda nel nuovo presidente Donald Trump; è più giusto dire che, dal suo punto di vista, è Trump che deve rivedersi in lui. «Il nuovo presidente ha vinto basandosi sul vangelo secondo Gentilini - continua lo Sceriffo - ovvero la lotta all'immigrazione clandestina e per la sicurezza: i miei due baluardi in entrambe le elezioni in cui sono stato eletto sindaco. Quindi posso dire, senza timore di essere smentito, che Trump è politicamente mio figlio. E sono molto orgoglioso di aver detto, nel 1994, quelle cose che oggi portano all'elezione del presidente degli Stati Uniti».
Ultimo aggiornamento: 08:26
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