TREVISO - Sono 34.600, su un totale regionale di 173.000, i veicoli commerciali appartenenti a imprese della provincia di Treviso che rischiano di non poter transitare sui territori dei 16 Comuni veneti in cui è stata vietata la circolazione di veicoli con motori diesel di classificazione fino a "Euro 3" allo scopo di contenere le emissioni inquinanti.
Il calcolo è reso noto dal presidente della Confartigianato provinciale, Vendemiano Sartor, il quale sottolinea come, a fronte del provvedimento assunto d'intesa fra le regioni del bacino padano, il Veneto non abbia provveduto ad attivare, così come nelle intese, e se non in minima parte, «incentivi alla sostituzione del parco auto circolante inquinante, a cominciare dai veicoli che sarebbero stati interessati dai provvedimenti».
Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 11:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il calcolo è reso noto dal presidente della Confartigianato provinciale, Vendemiano Sartor, il quale sottolinea come, a fronte del provvedimento assunto d'intesa fra le regioni del bacino padano, il Veneto non abbia provveduto ad attivare, così come nelle intese, e se non in minima parte, «incentivi alla sostituzione del parco auto circolante inquinante, a cominciare dai veicoli che sarebbero stati interessati dai provvedimenti».
Per il leader della Confartigianato trevigiana è «urgente promuovere un coordinamento tra i sindaci interessati e le categorie per trovare soluzioni condivise, che vadano dalla non applicazione delle sanzioni per questo primo periodo alla individuazione di casi di esenzione, e questo sino alla programmazione di incentivi - conclude - per la sostituzione dei mezzi».