VOLPAGO - Lo striscione dello scandalo, quello che preannuncia un inferno per i richiedenti asilo che avranno la sventura di essere ospitati non solo nell'ex polveriera di Volpago ma nell'intera zona del Montello, è il classico figlio di nessuno. La Lega prende le distanze, così come il sindaco di Volpago Paolo Guizzo. È stata però la nota stonata di una manifestazione di protesta che avrebbe voluto essere ricordata non certo per frasi ed espressioni xenofobe. Quel gruppetto di manifestanti (una decina) che ha issato quello slogan delirante ha preso tutti in contropiede. Nessuno sa chi siano, ma apparterrebbero all'area della destra estrema. La Digos ha ripreso tutto e le immagini verranno presto analizzate. «Quando ci sono manifestazioni come quella di ieri (mercoledì, ndr) con un migliaio di persone - osserva il sindaco Guizzo - qualcosa sfugge sempre. Non ci siamo accorti di quello striscione, che comunque condanniamo fermamente e da cui prendiamo le distanze». Zaia è il più netto nel condannare quello striscione sbucato dal nulla: «Quelle non sono di certo le parole della nostra gente - chiarisce - ero ospite alla manifestazione. Le proteste possono essere accese ma devono sempre osservare la legalità, le regole della democrazia e il rispetto per le persone»...
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