CONEGLIANO - Vince la malattia, ma perde il lavoro. Incredibile e altrettanto increscioso quanto capitato a P.B., 53 anni coneglianese, che da oltre 14 anni lavorava come commessa in un punto vendita di un supermercato di Codognè, a conduzione famigliare. Licenziata per aver superato i 180 giorni, 6 mesi sempre coperti con regolari certificati medici e non aver richiesto aspettativa non retribuita. Un formalismo di un suo diritto di cui non era a conoscenza. E durante la malattia, impegnata nella guarigione e convalescenza, non se ne era preoccupata. E dato il rapporto con i datori di lavoro sulla parola, non riteneva comunque necessario. Infatti aveva avvisato il proprietario di essere ritornata in forma e che sarebbe rientrata al lavoro a giorni.
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