Cliente beffato: «Due case prigioniere di Veneto Banca»

Martedì 22 Agosto 2017 di Denis Barea
Cliente beffato: «Due case prigioniere di Veneto Banca»
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TREVISO - Oltre alla beffa delle azioni il danno di non poter vendere la vecchia casa e entrare in quella nuova. Per Giovanni Vilardi la vicenda Veneto Banca si è trasformata in un vero calvario. Ha infatti perduto tutto il valore delle 300 azioni che nel 2014 aveva dato ordine di cedere - ma la banca non l'ha mai fatto - e ora si trova nell'impossibilità di completare la vendita della casa e entrare in quella appena acquistata perché chi detiene il suo mutuo non lo libera dall'ipoteca. 

«Una vicenda assurda commenta la compagna Viviana Vardanega e una inqualificabile ingiustizia che ci sta causando notevoli problemi di natura economica. Non sappiamo proprio più dove sbattere la testa». La storia comincia nel 2002 con l'acquisto di 300 azioni di Veneto Banca, istituto di credito con cui nel 2009 Vilardi sottoscrive anche un mutuo ipotecario. Nel settembre del 2014 l'uomo decide di smobilizzare gran parte del suo pacchetto azionario e utilizzare il ricavato per acquisire le quote di una società, ma Veneto Banca non effettua la vendita. Quando nel maggio del 2015 chiede spiegazioni i funzionari della filiale di Conegliano lo convincono a non mollare i titoli proponendogli invece un prestito a breve termine per coprire il suo bisogno di liquidità. Si tratta di undicimila euro da ripagare in una unica soluzione a scadenza. Come? Ovviamente con la vendita delle azioni ma solo quando queste avrebbero ripreso nuovamente quota, cosa che gli viene data per certa...
 
 
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