I sei inseparabili centini, "filotto" dalle medie fino alla fine del liceo

Martedì 10 Luglio 2018 di Laura Bon
I sei inseparabili centini, "filotto" dalle medie fino alla fine del liceo
VOLPAGO (TREVISO) - Sei ragazzi cresciuti alla scuola media Sandro Pertini di Volpago del Montello, nel Trevigiano, tre per classe, hanno frequentato le stesse due sezioni alle medie, le stesse alle superiori. E in un caso come nell'altro hanno fatto l'en plein. Uscendo cioè con il massimo dei voti e in qualche caso anche con la lode, sia cinque anni fa al termine della secondaria di primo grado, sia ora, alla fine del percorso liceale.


Il risultato, indubbiamente apprezzabile, conseguito agli esami di Stato che stanno volgendo al termine da tre alunni di VB del liceo scientifico e da altrettanti di V B del classico Primo Levi di Montebelluna, diventa infatti a dir poco eccezionale in quanto estremamente inconsueto quando si scoprono i retroscena che si nascondono dietro ai numeri. Se di 100, al liceo Levi di Montebelluna come al Veronese e all'Einaudi, le altre scuole cittadine, ne stanno fioccando parecchi, a dimostrazione dell'ottima qualità della preparazione, è un altro l'elemento che, nello specifico caso, spicca. Distinguendo questo risultato dagli altri in arrivo.
Entrambe le terne sono cioè rappresentate da ragazzi che hanno frequentato le stesse due classi alle scuole medie di Volpago, solo uno dei tanti piccoli Comuni del comprensorio da cui gli alunni approdano nel liceo di Montebelluna, che conta oltre mille studenti. E da Volpago sono usciti tutti con 10 o dieci e lode. Ora, dopo cinque anni, il dato si è ripetuto pressoché identico, anche se in base cento. Un risultato che premia oltre ai ragazzi i docenti dei due istituti dato che dimostra un'unica linea nell'educazione e nella valutazione che non sempre è facile trovare nel passaggio dalle scuole medie alle superiori, dove non mancano, invece, discrepanze, in qualche caso imbarazzanti.
L'INTRECCIOPartiamo dalla quinta B del liceo scientifico tradizionale. Marco De Marchi (che abita a Cusignana, frazione di Giavera, ma per la scuola aveva scelto Volpago), Alessandra Guizzo, Leonardo Prenol sono i tre centini della classe (un quarto, splendido cento e lode, è quello di Beatrice Cervi). Tutti hanno frequentato, alla scuola media di Volpago, la sezione B dell'indirizzo musicale. E tutti ne sono usciti con il massimo dei voti. Ora, dopo i cinque anni di liceo, hanno confermato l'eccellenza. Anzi, Alessandra ha conseguito anche la lode, come già era accaduto alle medie. E il nastro della loro vita si è riavvolto riproponendo le stesse emozioni e soddisfazioni della precedente situazione. La storia si è ripetuta, identica, nella quinta B del classico. Lì, i tre cento sono stati quelli di Eleonora Bordignon, Silvia Lucchesi e Andrea Semenzin (lui anche con la lode, mentre alle medie era toccato a Eleonora).
I tre arrivavano tutti dalla sezione E, sempre della scuola media di Volpago, da cui erano tutti usciti con la valutazione piena. Una continuità ed una omogeneità nelle valutazioni che appare davvero sorprendente e nella quale, forse, oltre alla casualità, all'aria buona del Montello e alla qualità degli istituti, anche l'amicizia fra i ragazzi, che nella quasi totalità dei casi condividono anche esperienze a livello parrocchiale, culturale o sportivo, ci ha messo lo zampino. 
Una serie positiva che, almeno in parte, è destinata ad interrompersi, dato che non tutti stanno facendo le stesse scelte. I tre ragazzi dello scientifico affronteranno facoltà scientifiche, quasi certamente ingegneria. Per due del classico, invece, l'approdo pressoché sicuro sarà la Facoltà di lettere antiche all'università di Padova. Una sola studentessa, Eleonora Bordignon, andrà all'estero, per studiare storia del cinema in Scozia. Tutto fa comunque pensare che, anche se in percorsi diversi, i risultati non deluderanno. E l'eccellenza made in Volpago farà capolino anche nelle sedi universitarie. Italiane o straniere che siano.
Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 14:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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