Cava Mosole, il Comune fa ricorso al Tar contro la Provincia

Domenica 3 Maggio 2020 di Mauro Favaro
FUOCO INCROCIATO La cava Busco al centro di una diatriba. Il Comune ricorre al Tar
SPRESIANO - Il Comune ricorre al Tar contro il via libera della Provincia all'incremento dell'attività dell'impianto per la produzione di asfalto del gruppo Mosole, installato all'interno della cava Busco. La decisione è stata presa ieri. Il sindaco Marco Della Pietra ha riunito la propria giunta alla luce del decreto firmato dal presidente del Sant'Artemio, Stefano Marcon, che recependo l'analisi della commissione Via ha autorizzato la società a passare per i prossimi dieci anni da 20mila a 150mila tonnellate di rifiuti non pericolosi lavorati all'anno. Calendario alla mano, vuol dire passare dagli attuali 42 a 270 giorni all'anno con l'impianto per la produzione di asfalto acceso, anche se dal gruppo Mosole hanno sempre specificato che non sarà continuamente in funzione.
LA DECISIONE
«La settimana prossima avvieremo l'iter per fare ricorso contro la decisione della Provincia in merito alla cava Busco conferma il sindaco Della Pietra non c'è solo il nodo riguardante la deroga urbanistica o la variante. Avevamo chiesto di prevedere un sistema di pozzi piezometrici per assicurare un monitoraggio costante. Inoltre, avevamo specificato che era indispensabile un piano del traffico. Visto che non c'erano stati riscontri, nella conferenza dei servizi avevamo espresso il nostro voto negativo. La Provincia è andata contro il parere del Comune. Da qui la decisione di ricorrere al Tar». Si è andati praticamente in automatico. Per il Comune, oltre agli altri punti, a partire da quelli relativi all'ambiente, l'aspetto riguardante il traffico non è affatto secondario. Al netto delle ripercussioni legate all'emergenza coronavirus, sulle quali non possono ancora esserci certezze, il progetto di incremento dell'attività dell'impianto di produzione di asfalto potrebbe portare 200 camion al giorno lungo la Pontebbana. Nel marzo del 2019 dal consiglio comunale di Spresiano era uscito un parere favorevole condizionato. 
I VINCOLI
In sostanza il municipio aveva dettato vincoli precisi, sottolineando che si sarebbe subito schierato per il no se anche solo uno di questi non fosse stato accolto. E così è andata. «È una fesseria sostenere che il Comune aveva detto di sì sottolinea il primo cittadino l'abbiamo spiegato più volte: se c'è qualcuno che non vuol capire è anche inutile continuare a ripeterlo». Il riferimento è alle polemiche che erano state sollevate da una parte dell'opposizione. «Adesso auspichiamo che il ricorso al Tar sia fondato su elementi nuovi, che tengano in considerazione anche le osservazioni giunte dall'opposizione e dal comitato Salute e Ambiente tira le fila Francesco Roberto, capogruppo di Inventiamo Spresiano altrimenti rischierebbe di essere solamente un atto pro forma. Una finta, in sostanza, come il voto contrario dell'amministrazione nella conferenza dei servizi».
 
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