SILEA (TREVISO) - L’area che avrebbe dovuto ospitare la nuova zona produttiva a ridosso del casello di Treviso Sud, con la possibilità di inserire tre superfici commerciali da 1.500 metri, è finita all’asta. I terreni sono quelli a ridosso dello svincolo dell’autostrada A27. Due lotti edificabili che si estendono per un totale di quasi 40mila metri quadrati alle spalle di Pittarello e del Burger King. L’asta che si terrà il 17 luglio parte da un prezzo base che complessivamente supera di poco i 3,8 milioni di euro (2,6 per il lotto da 17.300 metri e 1,2 per quello da 21.200 metri).
Il pignoramento
Il pignoramento è arrivato in seguito all’azione promossa da Amco Asset Management Company, la società del ministero dell’Economia che tra le altre cose gestisce i crediti deteriorati di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza. La stessa che ha portato al pignoramento di quasi il 40% dei terreni dove sarebbe dovuto sorgere il maxi polo logistico di Casale sul Sile (poco meno di 190mila metri quadrati su 500mila tra il Passante, vicolo Cristoforo Colombo e via Abbate Tommaso), progetto che nei giorni scorsi il Comune ha definitivamente archiviato stabilendo l’improcedibilità proprio “per la mancanza di disponibilità di tutte le aree interessate dall’opera di urbanizzazione”. I progetti per la nuova zona produttiva di Silea hanno avuto una vita a dir poco travagliata.
Il percorso
All’inizio degli anni 2000 si era arrivati a una convenzione edilizia tra il Comune e il Consorzio insediamenti produttivi Treviso-Mare. L’accordo prevedeva anche la possibilità di “riscattare” tre superfici commerciali da 1.500 metri quadrati (oltre a quella di Pittarello, già esistente) versando qualcosa come 300mila euro. La convenzione, in ogni caso, è stato il passo che ha poi permesso la realizzazione di alcune opere di urbanizzazione: il passaggio della strada sotto la stessa Treviso-Mare e la costruzione del parcheggio alla fine di strada della Serenissima, che alla fine di febbraio ha accolto la protesta dei Trattori. A Silea l’auspicio è che qualcuno ora possa farsi avanti per comperare quei terreni. Da quanto si apprende, Amco non disdegnerebbe neppure una trattativa diretta. Fino a questo momento, però, non ci sono state le condizioni. E, come già capitato a fronte di piani di sviluppo e recupero finiti nelle secche della crisi, si veda l’ex Simmel a Paese passato dall’idea di ospitare un nuovo quartiere al progetto dell’impianto fotovoltaico più grande della Marca, targato AscoPiave e Mom, il municipio di Silea non chiude le porte a una revisione e a un aggiornamento dei piani urbanistici.