TREVISO - Usano atti e sigilli notarili falsificati in modo perfetto per ottenere una procura e vendere la casa la casa di due imprenditori coneglianesi a loro insaputa. Un caso clamoroso che sta incrinando il sistema, fino a poco tempo fa ritenuto inviolabile, dei documenti e dei sigilli dei notai. È infatti emerso che qualcuno - al momento si conoscono un nome e un cognome su cui sono in corso accertamenti - è riuscito a riprodurre una procura notarile a vendere, usando firme false e i sigilli di un notaio di Treviso, Ada Stiz, scelto di proposito perché ritenuto al di sopra di ogni sospetto. Quel documento è poi servito a cedere la casa dei due imprenditori coneglianesi a un compratore pordenonese.
Nella trappola dei truffatori, almeno da quanto emerso fino a oggi, oltre ai due imprenditori sono caduti il notaio di Treviso e l'agenzia di viale della Repubblica della Banca popolare di Puglia e Basilicata. Da vagliare, invece, la posizione dell'acquirente, un pordenonese.
Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 10:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nella trappola dei truffatori, almeno da quanto emerso fino a oggi, oltre ai due imprenditori sono caduti il notaio di Treviso e l'agenzia di viale della Repubblica della Banca popolare di Puglia e Basilicata. Da vagliare, invece, la posizione dell'acquirente, un pordenonese.