Cartolina razzista al primario firmata "Riina": «Io nel mirino perché calabrese»

Mercoledì 9 Gennaio 2019 di Mauro Favaro
La cartolina recapitata in ospedale a Conegliano e indirizzata al primario di Urologia Salvatore Valerio
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Frasi razziste e minacce contro Salvatore Valerio, primario di origini calabresi dell’unità di Urologia di Conegliano. La cartolina arrivata l’altro ieri direttamente in ospedale sembrava solo un pensiero carino da Venezia. Sul retro, invece, erano state impresse parole pesantissime. «Tanti auguri, sudicio sudista», si legge. E la firma è ancora più inquietante. “Salvatore Riina J.”. Chi può averla spedita e perché? Qualche paziente che ha avuto a che fare con il medico? In reparto non sono mancati alcuni momenti di tensione. «C’è stato un signore che voleva assicurazione dai miei medici di non essere trasfuso con sangue terrone», è uno degli episodi raccontati dallo stesso Valerio attraverso la sua pagina Facebook. Fatto sta che il mittente per ora resta senza nome.
 


Il primario, 59enne nato a Crotone e laureatosi a Bologna, ha prima provato a sdrammatizzare. «Grazie per gli auguri – ha scritto sui social – sono commosso e perplesso: Venezia, città storicamente aperta alle culture e ai commerci, accomunata a un pensiero così culturalmente avanzato. Grazie di cuore e complimenti. Attendo altri saluti». Poi si è fatto più serio. «Avviso a tutti i ragazzi neolaureati o specializzati: prima di decidere dove andare a lavorare, leggete bene ciò che ho postato. È quello che vi aspetta». In queste ore Valerio sta valutando se presentare denuncia contro ignoti. Per Francesco Benazzi farebbe bene a farlo. «Quella cartolina è una cosa ignobile e squalificante – mette in chiaro il direttore generale dell’Usl della Marca – Il primario è qualificato e sempre disponibile con i pazienti. È molto preparato, ha la mia massima solidarietà. Immagino che si proceda con una denuncia, perché quanto accaduto è di cattivo gusto». Ieri Valerio ha ricevuto solidarietà anche da molti colleghi, sempre via social. A cominciare da Michelangelo Salemi, guida della direzione medica dell’ospedale di Conegliano: «Salvatore Valerio è un professionista e un uomo dal quale possiamo solo imparare». «Sono mille le emozioni che si affollano nella mente – è il messaggio di Piernicola Machin, componente dell’equipe di Anatomia patologica di Conegliano – prima rabbia, poi disgusto, ma quella che domina è la vergogna per le parole stupide, cattive e razziste, queste sì davvero sudicie fuori e dentro, come il loro idiota e vigliacco autore”. Infine, Vincenza Scarpa, urologa a Conegliano, oltre che sindaco di Susegana: «Questo è il livello di grettezza a cui si è arrivati».
Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 14:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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