Capotreno insultato e preso a testate
Collega importunata da tre ubriachi

Giovedì 11 Febbraio 2016
Capotreno insultato e preso a testate Collega importunata da tre ubriachi
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PREGANZIOL - Chiedono di mostrare il biglietto, ricevono insulti, minacce e persino una testata. Vittime un capotreno e un macchinista sulla linea Venezia-Udine, fra Mestre e Treviso. Identificati e denunciati un trevigiano e un tunisino grazie alla Polfer del Compartimento del Veneto e alle telecamere di sorveglianza.

È il pomeriggio del 27 gennaio quando sul  treno proveniente da Mestre fra Preganziol e S.Trovaso un giovane invece di esibire il biglietto, aggredisce dapprima verbalmente il capotreno, poi lo spintona e gli versa addosso la birra della lattina che aveva in mano. Poi gli prende il berretto alla fermata nella stazione di San Trovaso e continua a insultarlo. A correre in aiuto del collega è il macchinista che viene colpito da un pugno e da una testata. A quel punto il giovane scappa. Ma verrà identificato: si tratta di V.A. trentenne trevigiano, già noto alle forze dell'ordine: è stato denunciato per violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Al macchinista refertati traumi contusivi guaribili in 10 giorni.

Un fastidioso precedente era avvenuto la serata del 19 dicembre 2015 sul treno proveniente da Venezia, quando la capotreno prima della fermata di Treviso chiede il biglietto a tre stranieri che, ubriachi, stanno infastidendo gli altri passeggeri. Il più esagitato inizia a importunare in maniera pesante la dipendente di Trenitalia proponendole di risolvere la questione con un  rapporto sessuale. La donna a quel punto si allontana per chiamare il numero di  soccorso, ma è inseguita. La aiuta un finanziere libero dal servizio che, con difficoltà riesce a mettere in fuga l'energumeno che con gli altri due scende a Lancenigo. Per poi risalire. Viene bloccato dalla Polfer poco prima dell'arrivo nella stazione di Treviso: è un cittadino tunisino A.M. di 34 anni, indagato per il rifiuto di generalità e oltraggio a pubblico ufficiale.
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